Presentati otto piani di salvataggio per il recupero del Bayesian
Uno dei piani è già stato scartato dal pool degli assicuratori. Previsto l’inizio delle operazioni entro fine gennaio e il concludersi entro febbraio. Costi stimati intorno ai 30 milioni di dollari
A più di tre mesi dall’affondamento del Bayesian avvenuto al largo di Porticello (Palermo) e costato la vita a sette persone, tra cui il proprietario Mike Lynch e sua figlia Hanna, è iniziata la valutazione degli otto piani di salvataggio presentati alla procura di Termini Imerese dal consorzio di assicuratori guidato dalla British Marine che assicura lo yacht.
Da quanto si apprende dalla Cnn i nomi dei gruppi che hanno presentato le offerte non sono stati resi pubblici e sono sottoposti a rigidi obblighi di riservatezza stabiliti dal procuratore Raffaele Cammarano, responsabile delle indagini preliminari.
Secondo il media americano un funzionario dell’ufficio del procuratore avrebbe dichiarato che uno dei piani presentati – che prevedeva la rimozione dei 18.000 litri di carburante ancora a bordo – sarebbe stato immediatamente scartato per motivi ambientali, mentre tutti gli altri piani prevedono la rotazione di quasi 90 gradi dello yacht lungo 55,9 metri, che pesa 534 tonnellate, sul fondale marino senza dover rimuovere il carburante o smontare l’albero maestro alto 72 metri. Il costo del complesso recupero si aggira intorno ai 30 milioni di dollari.
Quando il relitto, che ora giace sul suo lato destro a circa 50 metri sotto il livello del mare, sarà in posizione verticale sul fondale marino, prima di essere sollevato dall’acqua, la punta del suo albero sporgerà dalla superficie di circa 22 metri. Le variazioni significative dei vari piani riguardano perlopiù la modalità di sollevamento dello yacht una volta che sarà stabilizzato: alcuni di questi indicano l’utilizzo di un sistema di imbracatura e gru giganti su chiatte di recupero o moli appositamente costruiti per sollevarlo, altri un sistema di galleggiamento simile a quello usato per raddrizzare la nave da crociera Costa Concordia che quindi comprenderebbe dispositivi simili a palloni che farebbero galleggiare lentamente la nave.
Successivamente al raddrizzamento e sollevamento in superficie il relitto verrà rimorchiato, trasportato o fatto navigare verso un porto sicuro a seconda delle condizioni in cui sarà ritrovato lo scafo. L’ipotesi più probabile è che il porto sia quello di Palermo che dista circa 8,4 miglia. Nel porto scelto il relitto sarà sequestrato dalle forze dell’ordine che indagheranno sulla causa del disastro e lavoreranno al recupero di tutti i dati sensibili a bordo.
Ricordiamo che a seguito dell’affondamento sono sopravvissute quindici persone, tra cui la moglie di Lynch, Angela Bacares, e nove membri dell’equipaggio. Sotto inchiesta per omicidio colposo sono attualmente tre componenti dell’equipaggio: il comandante neozelandese James Cutfield, l’ingegnere e un marinaio; a loro è stato comunque concesso di lasciare l’Italia. Gli altri membri dell’equipaggio e i passeggeri sono stati interrogati a lungo nei giorni successivi all’incidente. Ad oggi non sono state presentate accuse penali formali. Per l’indagine penale sulla colpevolezza sarà infatti fondamentale capire se le porte sono state lasciate aperte o non correttamente fissate, o se a causare l’affondamento sia stato un difetto di progettazione.
I piani di recupero, si apprende, includono la garanzia che lo scafo, le porte e l’albero rimangano intatti per facilitare le indagini. Secondo i documenti depositati in Italia il Bayesian sarebbe stato assicurato per responsabilità civile, per il motore e per lo scafo, per circa 2,1 miliardi di dollari.
Il sailing yacht costruito da Perini Navi, acquistato dalla famiglia Linch, era dotato di accessori di lusso e di tecnologie avanzate di navigazione oltre che di casseforti stagne contenenti dati ritenuti altamente sensibili dai quali Lynch non si separava mai.
Una volta scelto il piano di recupero, la procura dovrà firmare la decisione per assicurarsi che il piano di salvataggio non comprometta le indagini penali.
Saranno la Guardia Costiera italiana e la Protezione Civile a mettere in sicurezza il porto ad approvare il piano di salvataggio. Le operazioni dovrebbero iniziare tra metà e fine gennaio e concludersi entro febbraio; al loro termine ci sarà l’indagine fisica sul relitto e la decisione da parte del ministero di presentare accuse di omicidio colposo o altro tipo di accuse.
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