AS Labruna lancia i generatori della gamma Hevolution
Una serie di range extender ibridi sviluppati in collaborazione con Fnm. Il primo ha una potenza di 80 kW ed è accoppiato ad un pacco batterie da 37 kW
Mets (Amsterdam) – AS Labruna ha presentato la nuova gamma di generatori e range extender ibridi con il primo modello della gamma, l’Hevolution 80-37, che ha debuttato in occasione del Mets di Amsterdam. Si tratta di generatori a giri variabili che possono essere alimentati anche con carburante Hvo (hydrotreated vegetable oil) capace di ridurre le emissioni del 90% in combinazione con una batteria integrata di grande capacità, capace di gestire elevate correnti di scarica continua. I generatori Hevolution possono operare in modalità ibrida seriale per la propulsione elettrica, alimentare i servizi di bordo, oppure svolgere entrambi i compiti contemporaneamente. Il modello 80-37 è progettato per erogare una potenza continua di 80 kW in modo silenzioso ed efficiente, grazie alla batteria con tecnologia Nmc 811. Uno dei suoi punti di forza è la capacità di ricarica rapida: la batteria può essere ricaricata dal 20% all’80% in soli 17 minuti tramite il generatore, oppure in circa un’ora utilizzando fonti rinnovabili come pannelli solari o generatori eolici, se in presenza di un’adeguata capacità di potenza. L’impiego di componentistica di alta qualità è uno dei segreti della sua efficienza: il motore Fnm 13 Hpe common rail si unisce a un generatore elettrico Bosch Engineering, mentre la batteria garantisce durata e affidabilità anche nelle condizioni più esigenti.
In occasione del Mets SUPER YACHT 24 ha incontrato Massimo Labruna, a.d. dell’azienda. “Abbiamo lavorato con dedizione per creare una gamma di prodotti che risponda alle esigenze del mercato attuale, focalizzandoci sulla riduzione delle emissioni e sul miglioramento delle performance. Vogliamo favorire l’elettrificazione della nautica rendendo l’autonomia un punto di forza per questo tipo di propulsione”.
Qual è il suo punto di forza?
“La sua forza è il fatto di essere un gruppo elettrogeno a giri variabili con integrato un pacco batterie da 37 kWh utilizzabile sia per la propulsione sia per alimentare tutti i servizi hotel in completo silenzio. Possiamo integrare fino a 10 batterie in parallelo per arrivare a una capacità totale di 370 kWh e il modello è anche verso il basso e quindi adattarsi a diverse esigenze e a seconda delle sale macchine”.
Perché avete scelto i motori Fnm?
“A parte il fatto che siamo i distributori per l’Italia, si tratta di un motore perfetto per questa applicazione, in quanto il motore Bosch è un 90 kW che li sviluppa potendo ruotare con il suo riduttore intorno ai 4.000 giri, il motore a combustione è un 80 kW intorno ai 4.000 giri e quindi si accoppiano perfettamente. Tra l’altro la sua compattezza rispetto ad altri motori ci dà proprio quel risparmio di pesi e ingombri di cui c’è sempre bisogno”.
Su che range di yacht può andare?
“Con questa tipologia di batteria al litio con tecnologia Nmc (nichel, manganese, cobalto) possiamo spaziare su imbarcazioni molto molto grandi, anche oltre i 24 metri di lunghezza”.
Come sta andando mercato?
“Il mercato nautico in generale, a parte il super lusso, quest’anno ha subito sicuramente una contrazione che si prevede perdurare fino ai primi sei mesi del prossimo anno, dopo dovrebbe esserci una ripresa importante e sperata. Per quanto riguarda il mercato elettrico/ibrido è sempre una nicchia ancora legata agli incentivi statali governativi, alla formazione di aree protette, quindi dove c’è l’obbligo si utilizza, dove c’è il finanziamento si fa, non c’è ancora un mercato di richiesta libera. Ma è un segmento di mercato che crescerà”.
È preoccupato dal rallentamento dell’elettrico nel settore automotive?
“No, secondo me il rallentamento dell’elettrico sulle automobili è più legato alla politica che a una questione industriale. Sicuramente quel rallentamento aumenterà i tempi di inserimento dell’elettrico negli altri settori. Il fatto è che lo sviluppo dei motori a combustione sta rallentando ed è un settore destinato a calare, quindi secondo me ostacolare l’elettrico è un problema. Ho sempre detto che noi europei dovremmo avere meno paura della Cina, loro sono bravi sulla parte elettrica, ma noi abbiamo un grande know how sulla parte meccanica che non scompare e che deve diventare il nostro punto di forza e competitività”.
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