Seven Stars – Marina & Shipyard presenta i filtri ultra fini di Micfil
Pensato anche per il diporto, si tratta di un sistema filtrante per oli e carburanti in grado di trattenere sostanze contaminanti fino a 0,5 micron di dimensione. I vantaggi si riflettono non solo sulle prestazioni ma anche sull’affidabilità dei motori e sul portafoglio, grazie a consumi ridotti e cambi dell’olio meno frequenti
In occasione del Monaco Yacht Show appena concluso, l’azienda tedesca Micfil ha presentato il nuovo apparato filtrante per oli e carburanti dedicato al mondo del diporto. Il produttore, insieme al suo ad Alexander Proch, era presente all’interno dello stand del cantiere toscano Seven Stars – Marina & Shipyard, che ne diventa anche installatore e distributore per l’Italia. Il cuore del prodotto è un sistema di filtri in grado di trattenere sostanze contaminanti fino a 0,5 micron di dimensione. Questa capacità ha benefici non solo sulle prestazioni ma anche economici, ambientali e sulla longevità di motori e impianti idraulici.
Secondo i calcoli di Micfil il sistema di filtri, applicabile a diversi impianti della sala macchine, permette un risparmio sui cambi d’olio nell’ordine dell’80/90 per cento e del 3/5 per cento sul consumo di carburante. Non solo, i filtri sono in grado di eliminare fino al 98 per cento della crescita batterica nel carburante in un singolo passaggio e le particelle di carbonio nelle emissioni di scarico vengono abbattute del 30/40 per cento. Il sistema è adatto per vari tipi di oli, tra cui olio motore, idraulico, per ingranaggi e per compressori.
L’alloggiamento dei filtri è realizzato in alluminio resistente all’acqua di mare (certificati RINA) o in acciaio inox V4A (certificati da Bureau Veritas). Gli alloggiamenti sono modulari e disponibili per inserti filtranti da 90 mm, 150 mm, 300 mm, 600 mm, 900 mm e fino a 1200 mm. Il filtro è costituito da una speciale rete in fibra antistrappo con fibre di cellulosa intrecciate che permette di raggiungere prestazioni di filtraggio fino a 0,5 μm anche a portate elevate e di rimuovere i batteri (diesel e gasolio). Il sistema Micfil funziona su tutte le apparecchiature in cui vengono utilizzati oli e carburanti.
Riguardo al sistema e all’accordo di distribuzione, SUPER YACHT 24 ha incontrato Davide Mugnaini, amministratore unico di Seven Stars – Marina & Shipyard.
Mugnaini, perché puntate così tanto su questo prodotto?
“Al momento c’è una grande attenzione per l’inquinamento e il risparmio di oli e carburante nel settore del diporto. Sappiamo che la costruzione annuale di yacht è importante e il mercato italiano ha avuto una forte espansione. Ma se guardiamo alle barche usate, sono molte di più di quelle nuove e quindi anche il nostro cantiere, il cui business è il refit, deve pensare a renderle il meno inquinanti possibile limitando anche i costi di gestione. L’accordo tra Seven Stars – Marina & Shipyard e MicFil va in questa direzione.
Quali sono i punti di forza del sistema?
“Per uno yacht da diporto esistono diversi vantaggi, a partire da una grande riduzione dei costi sui cambi dell’olio motore, che viene costantemente filtrato e ripulito. In assenza di altre problematiche ai motori, il cambio dell’olio viene ritardato tenendone sotto controllo la qualità grazie ad analisi periodiche. Nel carburante invece vengono eliminate tutte le impurità, quindi ottiene una riduzione di consumi ed emissioni”.
Avete già testato il sistema?
“Sì certo, ed è tutto vero. È un anno che lavoriamo a questo accordo testando i filtri a bordo della flotta di rimorchiatori della nostra società Service Marine. Conoscete la classica immagine del fumo nero che esce da motori e generatori? È un problema che non esisterà più. I nostri mezzi, che hanno motori ormai datati, hanno smesso di fare fumo nero. Ecco perché crediamo tantissimo in questo prodotto”.
Prima ha parlato di una riduzione costi.
“Vista la qualità del prodotto e la sua efficienza, i costi sono veramente ridotti rispetto ai numerosi benefici che offre. Si inizia a risparmiare già dalla prima stagione evitando un cambio d’olio e riducendo i consumi tra il 5 e l’8 per cento, ma c’è di più: chi monterà questi filtri avrà diritto a un bollino verde che potrà essere attaccato nel libretto dell’imbarcazione che certifica la riduzione di emissioni nocive e di consumi, sia di carburante che di olio”.
Quali sono i prossimi sviluppi del vostro business plan?
“Per la stagione abbiamo in cantiere circa 1.300 metri di yacht, parlo di metri perché il numero di barche conta poco. Contiamo di raggiungere almeno il 50 per cento di installazione di questi filtri, ma cercheremo di andare oltre”.
Prevedete di vendere il sistema anche a terzi e ad altri cantieri?
“Senza dubbio e molto volentieri”.
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