Caffo (D-Marin): “Guardiamo al Sud Italia per espandere ancora il nostro network“
Il direttore regionale dell’azienda che ha appena rilevato Porto Mirabello concorda sul fatto che in Italia serve offrire anche un maggior numero di approdi per super e giga yacht
Genova – Al Salone Nautico Internazionale di Genova è venuta allo scoperto, con un’apposita conferenza stampa, D-Marin, la rete di porti turistici con sede in Grecia, costituita nel 2003 e presente in Italia in sei marina grazie anche ad alcune importanti acquisizioni del recente passato. L’ultima in ordine di tempo è stata Porto Mirabello a Spezia, struttura che sorge su 40.000 mq con una scelta di 407 posti barca da 12 a 140 metri acquisita rilevando il 100% delle quote dal fondatore Alessandro Menozzi e da DeA Capital Real Estate SGR. La stessa azienda di marina costruirà poi un nuovo porto turistico a Livorno e ne gestisce un altro a Varazze, in Liguria, in collaborazione con la famiglia Vitelli, fondatrice di Azimut Benetti.
La selezione di porti turistici di D-Marin abbraccia tutto il bacino del Mediterraneo e non solo, per un totale di 14.000 posti barca con strutture di bacino di carenaggio che possono accogliere oltre 2.500 imbarcazioni.
D-Marin gestisce inoltre Punta Faro vicino a Venezia, aggiunto alla rete nel 2022, e Marina di Varazze in Liguria, in collaborazione con la famiglia Vitelli, fondatrice di Azimut Benetti. Porto Mirabello è il terzo porto turistico italiano che si aggiunge al network nel solo 2024, dopo Aregai e San Lorenzo in Liguria.
D-Marin ha anche intrapreso la costruzione del porto turistico di Livorno accanto al cantiere Azimut-Benetti, con l’intenzione di creare una struttura di fama mondiale per ospitare i migliori superyacht. I primi posti barca saranno disponibili nel 2025.
SUPER YACHT 24 ha intervistato Nicolò Caffo, Direttore Regionale per l’Italia.
Dott. Caffo la vostra azienda formalmente entra nei marina rilevando le aziende concessionarie o in subconcessione?
“Noi quasi sempre acquistiamo il 100% della società che ha il contratto di concessione di un porto turistico, quindi diventiamo a tutti gli effetti concessionari. Questo vale in quasi tutte le marine del nostro network anche se ce ne sono alcune, tra cui Varazze, che sono invece solo gestite e dove esiste quindi un contratto di gestione con la proprietà.”
Dove vedete come D-Marin opportunità da cogliere ancora in Italia?
“L’Italia è un Paese affacciato sul Mediterraneo con moltissime coste e moltissime marine, quindi di prospettive ce ne sono tante novità. Diciamo che il triangolo d’oro per noi è quello compreso tra Costa Azzurra, Liguria e Toscana, quindi quella è il tradizionalmente l’area migliore. Dopodiché ci sono dei trend nel mondo delle marine ‘premium’ che stanno un po’ cambiando.”
Ad esempio?
Ad esempio le marine del Sud Italia, che una volta erano marine puramente stagionali e che lavoravano tre/quattro mesi all’anno e poi erano sostanzialmente vuote d’inverno, ma oggi non sono più così. Ci sono marine sempre premium in Sud Italia, con grandi barche e che hanno oltre l’80% di contratti annuali, quindi sono vive tutto l’anno e quindi rientrano nel target di D-Marin. Quindi, oltre alle coste del Nord Italia e del triangolo d’oro di cui parlavo, il Sud Italia senz’altro è per noi una potenziale area di sviluppo.
In Italia, rispetto ad altri mercati esteri (in primis alla Costa Azzurra), cosa hanno in più e in meno i marina in termini di offerta?
Di più abbiamo l’Italia, nel senso che l’Italia è ovviamente un bacino turistico perfetto, offre sia lato mare (coste) che lato interno (terra) splendide zone da visitare, quindi è un attrattore naturale. In questo dunque l’Italia ha molto più da offrire rispetto alle altre coste del Mediterraneo.
A proposito invece di quello che abbiamo in meno tradizionalmente le marine in Italia sono viste solo come un posto dove ormeggiare la barca o poco di più. Un concetto di marina tipo quello della Costa Azzurra, dove è un posto che va vissuto a 360 gradi e dove, oltre a ormeggiare la barca con un buon servizio d’accoglienza, ci sono anche tanti altri servizi i come ristoranti, bar, negozi e quindi la gente ci va anche solo per fare una passeggiata, prendere un gelato e andare a cena fuori. Questo concetto in Italia è raro ci sia. Lo si vede a Varazze, a Porto Mirabello, ma in tanti altri posti diciamo che sostanzialmente non esiste. Ecco questo è un modello verso il quale invece dobbiamo assolutamente spingere, dobbiamo allinearci su questo alla Costa Azzurra, la Croazia lo sta già facendo (le marine croate più belle sono sostanzialmente equiparabili a quelle della Costa Azzurra), in Italia, tolte alcune eccezioni che dicevo, dobbiamo arrivarci ma ci arriveremo. Ma è un percorso di crescita in un’area di miglioramento su cui bisogna lavorare.
Gli approdi per super e giga yacht in Italia risultano insufficienti? D-Marin che piani ha per fare fronte a questa domanda crescente?
Sicuramente sì, gli approdi per super yacht sono moltissimi, frequentissimi e capillari in Costa Azzurra, in Italia non tanto. Se guardiamo l’arco ligure e toscano gli approdi per yacht superiori ai 60 metri sono disponibili a Mirabello, saranno disponibili a Livorno e poco più di così. Peraltro, come testimoniano i grandi cantieri italiani, gli yacht stanno crescendo sempre di più su taglie grosse e chi spinge il mercato della nautica di lusso Oggi sono gli yacht sopra i 15-20 metri. Quindi posti barca come questi sono necessari, a Porto Mirabello ne svilupperemo ulteriori rispetto a quelli che già si sono e a Livorno ce ne saranno vari. Senz’altro questo sarà un focus nei prossimi anni.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPER YACHT 24
SUPER YACHT 24 E’ ANCHE SU WHATSAPP: BASTA CLICCARE QUI PER ISCRIVERSI AL CANALE ED ESSERE SEMPRE AGGIORNATI