Il refitting del 45 metri Tirea presentato da Nicolai Yacht Consulting & Project Management
Il progetto di estensione dello scafo e i dettagli operativi spiegati dai fondatori della società Nicola Nicolai e Serena Bartoloni S.Omer
Nicolai Yacht Consulting & Project Management, società che gestisce dal 2017 progetti di nuova costruzione e grandi refit di yacht su misura per gli armatori, ha concluso un importante progetto di estensione scafo di uno yacht, il Tirea, portandone la lunghezza da 45 a 50 metri. Per capire i passaggi di questa operazione e del suo valore in termini di risultati e vantaggi per l’armatore SUPER YACHT 24 entra nel dettaglio del progetto con i due fondatori della società: Nicola Nicolai e Serena Bartoloni S.Omer.
Partiamo da voi, partner nella vita e da sette anni anche nel lavoro. Da dove è nata la Nicolai Yacht Consulting & Project Management?
Serena Bartoloni: “Avevamo intuito un’opportunità di mercato nel mettere al servizio dell’armatore una professionalità che, grazie ad un’estesa esperienza all’interno dei principali cantieri italiani in differenti ruoli, potesse discutere e gestire con le varie figure interne al cantiere i vari aspetti del progetto, da quelli contrattuali a quelli progettuali e costruttivi, supportandolo nelle definizioni tecniche e nella gestione e coordinamento del progetto con il cantiere e con tutti i professionisti coinvolti, broker, designer, consulenti legali, consulenti tecnici e così via. L’intuizione che ci fosse la necessità di una figura manageriale con queste caratteristiche, ci ha dato l’opportunità di lanciare la nostra attività che, con l’unione delle nostre competenze ed esperienze, fornisce al cliente un servizio di consulenza altamente qualificato affiancandolo in tutte le fasi del suo progetto facilitandone l’avanzamento in linea con i suoi desiderata.”
Nicola Nicolai: “Da questa unione di ultradecennali competenze – la mia di project manager full custom, capo della divisione project management, poi project manager service management, poi direttore dell’ufficio project management pianificazione, budgeting e controllo costi e in ultimo anche responsabile sviluppo prodotto per cantieri leader italiani, ho gestito completamente progetti semi custom e full custom dai 30 ai 45 mt e dai 50 mt fino ai 100 plus, e quelle di Serena nel marketing e nel business development nel settore del lusso moda – abbiamo voluto creare questa figura in grado di dare un servizio tagliato su misura delle esigenze del progetto e del cliente seguendolo dalla fase iniziale, alla fase contrattuale, a quella di costruzione e a quella successiva di garanzia, forti dei nostri know-how e network di conoscenze. Con barche sempre più grandi e più complesse il cliente aveva bisogno di chi ne seguisse il processo molto articolato in maniera più organizzata e professionale, come solo chi lo conosce nel dettaglio può fare. ”
Vi occupate di grandi progetti, generalmente dai 40 ai 70+ metri, sia nella nuova costruzione che nel refit. Uno di questi refit è il Tirea che ha previsto lavori non comuni in tempi brevi, potete descrivercelo?
N.N.: “Tirea era stata acquistata usata nel 2021 soprattutto perché l’armatore voleva utilizzarla nella stagione successiva e per costruirne una nuova avrebbe dovuto aspettare tre anni. Pur essendo un’ottima barca, anche dal lato caratteristiche tecniche, era stata varata nel 2011 era quindi a ridosso del decennale e scontava il prezzo del tempo. La barca necessitava di una beach area per inserire anche una palestra e di una zona main deck all’aperto molto più ampia e conviviale con una spiaggetta di poppa funzionale per gli ospiti, oltre all’aggiunta di diverse funzionalità che non erano presenti nel progetto originario.
L’armatore ci ha chiesto di conoscere gli aspetti gestionali tecnico-economici e relative tempistiche di un’operazione di questo genere: si dovevano tagliare 5 metri di scafo e aggiungerne 10, implicando quindi la revisione di tutta l’architettura navale con il coinvolgimento di tecnici specializzati in temi di stabilità, stazza, registri, impianti, allestimenti e riprogettazione di 10 metri di scafo, mantenendo quanto più possibile il pacchetto propulsivo originario per limitare l’impatto di costi.”
S.B.: “Questo progetto descrive bene lo scopo di quello che sono i nostri servizi di assistenza al cliente che partono dall’analisi dei suoi desiderata in progetto alla selezione del cantiere, all’analisi degli aspetti contrattuali legati al progetto e a quelli economici e successivamente alla gestione di tutto il piano, che sia nuova costruzione o refit, insieme al cantiere ma per conto del cliente, e tutta la supervisione a bordo con la possibilità, quando è necessario, di coinvolgere specialisti tecnici – come avvenuto in questo caso con un naval architect specializzato per riverificare tutti i calcoli di ingegneria navale a garanzia del cliente – fino alla gestione della garanzia.”
Quali tempi sono stati necessari?
N.N.: “Per la progettazione preliminare, sviluppo del progetto, del budget, del programma sono stati impiegati sei mesi, prima di firmare l’accordo con il cantiere, prevedendo tutto quello che da parte nostra si richiedeva per il refit. Una volta concordato con il cantiere lo scopo, forniture, tempi e costi siamo partiti a settembre del 2021 e la barca è stata riconsegnata al cliente in 10 mesi, a fine luglio ’22 nei quali appunto, abbiamo tagliato fisicamente 5 metri di scafo e nel frattempo costruito 10 metri di nuovo scafo che poi è stato assemblato al vecchio, con tutto il rifacimento degli impianti, degli allestimenti, della stuccatura delle linee d’assi e della verniciatura completa di scafo e sovrastruttura. E’ stato inoltre modificato il layout degli esterni e del beach club. Andando a toccare l’opera viva della nave si andava a interferire con tutto quello che era la stabilità; c’erano quindi tantissimi aspetti da prendere in considerazione. Una volta terminati i lavori Tirea è partita per la stagione estiva ed è rientrata dopo due mesi in cantiere per i lavori di garanzia legati al refit. E’stato davvero un enorme lavoro di riprogettazione.”
Qual è il vostro commento tecnico del risultato finale del progetto Tirea?
N.N.: “Lo yacht naviga meglio rispetto a prima perché in fase di refit siamo riusciti a perferzionare alcuni aspetti della progettazione originaria. Guardando i ponti esterni e la poppa si nota che il tutto è ben integrato. E questo non era facile perché c’erano a livello tecnico degli avviamenti di scafo e delle linee difficili da modificare. Il cantiere è stato bravo a recuperare il recuperabile e adattarlo insieme a noi, come desiderava il cliente, in modo che il risultato fosse equilibrato e naturale. Oggi Tirea ha tutte le caratteristiche e le funzioni che interessavano all’armatore: una spiaggetta di tre metri invece che di mezzo metro scarso, un’area beach club prima inesistente, una palestra al posto di un garage che non serviva.
Il progetto di refit ha risposto bene alle esigenze del cliente che, grazie anche al rispetto dei tempi di lavorazione, non ha perso la stagione estiva.”
Quanto è costato Tirea all’armatore rispetto all’acquisto di un nuovo yacht di 50 metri?
N.N.: “Meno della metà di un 50 mt nuovo sotto le 500 Gt, refit incluso. E soprattutto, lo ha avuto pronto in un terzo del tempo rispetto alla costruzione ex nuovo.”
Dalla vostra posizione quale ritenete possa essere il mercato degli yacht in termini di vendite e di refit nel prossimo futuro?
S.B.: “Dopo il boom delle vendite dal 2021 al 2023 che ha generato fino al 2026 una sfida nel settore dal 2024 per la carenza delle strutture produttive e di risorse specializzate, sulle nuove costruzioni si prevede una flessione che porterà i progetti semi e full-custom sopra i 40 mt a stabilizzarsi sui numeri pre-Covid per i prossimi tre anni. Il refit delle flotte esistenti in questo contesto è visto, da un lato, come un modo per mitigare il rischio legato alle nuove costruzioni che permette di mantenere l’attività delle strutture. Dall’altro, I cantieri di produzione, dato il trend, stanno creando divisioni di service e refit per mantenere un rapporto di continuità con il cliente, consapevoli dell’importanza di mantenere la relazione attiva con chi oggi possiede un 30 metri e un giorno potrà costruire un 40 e poi un 50 e così via. Fornire anche questi servizi significa aumentare la possibilità di retention del cliente all’interno del brand.
Il refit è legato a un periodo molto concentrato di 6-10 mesi e consente quindi a chi ha risorse e spazi scarichi per un periodo breve di
alimentare la struttura con il refit a breve termine ed avere spazi liberi per poter pianificare successivamente una nuova costruzione.”
N.N.: “Inoltre gli yacht che entrano in cantiere per i lavori di garanzia normalmente chiedono una serie di lavori extra che spesso con la loro marginalità riescono a coprire abbondantemente, se non a superare, i costi dei lavori di garanzia che il cantiere sta eseguendo. Tutti i grandi cantieri si stanno strutturando per avere divisioni di garanzia e manutenzione che certifichino il valore unico dei loro prodotti mantenendolo così più alto per la rivendita.”
Quando avete fondato la Nicolai Yacht Consulting & Project Management la vostra attività si differenziava dalle altre sul mercato. E’ ancora così?
S.B.: “Da quando abbiamo lanciato il nostro progetto nato da un’intuizione di un’opportunità nel mercato della consulenza lato armatore abbiamo riscontrato la nascita di nuovi competitor. Fino a 5-6 anni fa, soltanto le principali e più organizzate società di brokeraggio, così come le società di yacht management, avevano un dipartimento di New Build Project Management interno. Negli ultimi anni abbiamo osservato che sono aumentate le società di questo tipo che hanno iniziato ad integrare verticalmente i propri servizi in modo da poter offrire agli armatori un’assistenza completa per il loro superyacht. Tuttavia, crediamo che la nostra specializzazione e la profonda conoscenza del mercato dei costruttori in generale e in particolare dei cantieri italiani, di tutti i vari player del settore e sub contractor che lavorano per i cantieri, costituiscano un vantaggio competitivo che ci permette di offrire informazioni di valore e qualificate unite ad una gestione competente e professionale del progetto. Sempre più spesso abbiamo occasione di collaborare con società di brokerage o yacht management estere che ci riconoscono questo elemento distintivo e ci chiamano per supportarle nei loro progetti di nuova costruzione o refitting in Italia.”
N.N.: “Mai come in questo momento di stress da sovraccarico nel settore la differenza la fanno le persone. Per la loro complessità i progetti di cui ci occupiamo possono essere gestiti solo da persone estremamente qualificate che sappiano cosa c’è dietro le quinte del cantiere e dei fornitori, che coordinino il progetto e ne verifichino la qualità durante la costruzione. Con un’interfaccia qualificata cui fare affidamento sia l’armatore che il cantiere risparmiano molto tempo ottimizzando il risultato e proteggendo l’investimento.”
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