Ferretti cerca un’impresa che subentri nel suo progetto di investimento ex Belleli
La risposta all’interrogativo se subentrerà o meno un’altra realtà aziendale è prevista entro un mese
A circa due mesi dalla comunicazione da parte di Ferretti Group della rinuncia al progetto ex yard Belleli a Taranto, e dopo una riunione convocata dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per lo scorso 23 aprile cui hanno preso parte Ferretti insieme ad altre parti interessate, il Quotidiano di Puglia è tornato sull’argomento scrivendo che Ferretti Group starebbe cercando tra i suoi fornitori un’impresa disposta a subentrargli nel progetto dal quale si è disimpegnato (riguardante la costruzione di scafi per yacht con un investimento di 200 milioni fra risorse pubbliche e private).
Nella riunione del 23 ultimo scorso sono stati i consulenti legali del gruppo ad annunciare l’avvio della ricerca e di aver avviato interlocuzioni con una nuova figura imprenditoriale pronta a subentrare nel progetto. Cantieri di Puglia – emerge – per ora si è limitata ad una manifestazione di interesse verso l’Authority che peraltro attualmente è l’unica presentata, informa il quotidiano.
Cantieri di Puglia – azienda non ancora operativa – non sarebbe però tra i fornitori di Ferretti e tra l’altro l’investimento che Cantieri di Puglia vuol fare nell’ex Soico è diverso da quello progettato da Ferretti (la vetroresina), perciò nel caso di un suo subentro dovrebbe essere cambiato sia il progetto sia le condizioni di subentro negoziate. Non si può tuttavia escludere a priori che una interlocuzione tra le parti possa nascere e a quel punto bisognerebbe vedere cosa farebbe Cantieri di Puglia dell’ex Soico – commenta il quotidiano.
Puntare a un nuovo soggetto dopo Ferretti consentirebbe di non perdere tempo poiché nell’area ex Belleli è già in cantiere la messa in sicurezza ai fini ambientali e si potrebbe riconvertirla in tempi minori ad una nuova funzione essendo già chiari i percorsi da seguire per la bonifica (con Sogesid, società pubblica, che è la stazione appaltante e che sta perfezionando l’iter di nomina della commissione dell’appalto): il progetto è infatti autorizzato e prevede il capping, cioè l’incapsulamento della parte inquinata. I tempi per Cantieri di Puglia nell’area ex Soico sarebbero più lunghi: dovrebbe infatti, una volta terminata la conferenza dei servizi Zes ancora in atto, decidere sul piano di caratterizzazione dell’area per accertare il tipo di inquinamento e di conseguenza il tipo di lavoro per eliminarlo.
Ferretti, secondo l’accordo stipulato, prevede che possa cedere quote o l’accordo stesso, salvo poi definire gli aspetti economici. Nella riunione del 23 u.s. è stato precisato che l’affidamento del progetto esecutivo e la realizzazione delle opere non possono essere bloccate e che quindi l’iter andrà avanti; anche per questo la risposta per un eventuale subentro dovrà pervenire in 30 giorni e nel caso pervenisse dovrà, a quel punto, essere rimodulato tutto: l’investimento e il quadro economico per capire anche quale sarà il contributo del privato, conclude il Quotidiano di Puglia.
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