Non passa inosservato il superyacht Guilty
Da evidenziare due aspetti: quello artistico firmato Jeff Koons e quello progettuale-cantieristico del costruttore Posillipo-Rizzardi
Il superyacht Guilty è un’opera d’arte galleggiante commissionata dal collezionista d’arte contemporanea Dakis Joannou e progettata dall’artista Jeff Koons.
Probabilmente Guilty, pur essendo stato consegnato nel 2008 e nonostante la fantasia e il genio di alcuni designer che in questi ultimi anni hanno progettato superyacht estremamente innovativi e futuristi – resta ancora fra i più strani del mondo e degno dell’ ammirazione di tutti gli intenditori d’arte per il suo design geometrico unico.
Dipinto completamente a mano il disegno del superyacht, il cui valore è stimato in 30 milioni di sterline, si ispira a una tecnica di mimetizzazione della marina britannica chiamata Razzle Dazzle e utilizzata durante la Prima Guerra Mondiale per nascondere navi e strumenti militari. Una tecnica che in questo caso, con i colori utilizzati da Koons, crea un effetto straordinario.
Il superyacht dispone di tre ponti pieni di opere d’arte contemporanea. Gli interni, in contrasto con l’esterno, hanno arredi e opere che richiamano un’estetica minimalista. Nella zona giorno l’area è decorata con arredi italiani su misura. È stato costruito in collaborazione con la designer italiana Ivana Porfiri.
Il superyacht è stato definito un “museo a cielo aperto”: la stessa imbarcazione prende il nome dal famoso quadro Guilty di Sarah Moris, che si ritrova dipinto anche su una delle sue cabine.
Jeff Koons ha dipinto a mano lo yacht per creare l’effetto straniante e ha giocato con le idee di piramidi e miraggi. A Forbes, Koons ha spiegato che con il mare calmo il riflesso del superyacht sull’acqua ha un effetto di sdoppiamento che lo rende ancora più astratto.
Guilty oltre al suo colorato e geometrico esterno ha interessanti peculiarità all’interno che con pareti e soffitti bianchi assumono un tono più minimalista; gli arredi sottili ma eleganti sono in contrasto con opere d’arte pop e iconiche.
Gli alloggi sono stati progettati intorno a specifiche opere d’arte. I salotti sul ponte superiore offrono una vista a 180 gradi sul mare e la camera da letto dell’armatore ha una terrazza privata. Parole come “Feelings” e “Duck” ispirate dal musicista britannico Martin Creed, sono appese a luci al neon sopra il letto ma anche in altre zone dello yacht.
Le quattro cabine per gli ospiti sono lussuose e arredate con opere degne di un museo. Nella parte più grande del main deck c’è un salotto decorato con arredi italiani. All’esterno vi sono un beach club e una sauna.
Dal lato invece dei particolari tecnici il superyacht è stato costruito dal cantiere Posillipo-Rizzardi su progetto – esterno e interno – di Carlo Galeazzi; l’architettura è stata sviluppata dal cantiere Rizzardi. E’ l’unico modello Technema 118. Costruito interamente in vetroresina, è alimentato da due motori diesel Mtu con i quali raggiunge una velocità massima di 29 nodi e naviga a velocità di crociera è di 26 nodi. Nei suoi interni può accogliere fino a 10 ospiti e un equipaggio composto da 11 membri.
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