Carpensalda effettua il varo tecnico del nuovo Sanlorenzo di 72 metri
Il 72 metri è già alla Spezia per completare i lavori di allestimento interno. Al momento nel cantiere Carpensalda vi sono sette scafi in lavorazione
L’azienda Carpensalda è nata lo scorso anno dalla partnership fra la storica azienda livornese Mec Carpensalda, guidata dal cavalier Bruno Lotti, e il cantiere di Ameglia Sanlorenzo, guidato dal cavalier Massimo Perotti.
Lo scafo con la sua lunghezza di 72 metri e dal peso complessivo di circa 500 tonnellate di acciaio ad alta resistenza, è il più grande mai costruito dal cantiere Carpensalda ed è stato realizzato negli stabilimenti della Darsena Pisana sotto la sorveglianza del Lloyd’s Register e varato nelle acque prospicenti il cantiere; rappresenta anche una delle più importanti commesse mai realizzate ai Navicelli.
Lo scafo è stato trasferito a La Spezia nel cantiere Sanlorenzo dove saranno completati i lavori relativi a tutti gli allestimenti degli interni: “Il trasferimento – spiega a SUPER YACHT 24 Giacomo Lotti (nipote del cavalier Bruno e terza generazione della famiglia Lotti insieme al fratello Matteo) – è avvenuto via mare; tutti gli scafi che realizziamo sono galleggianti. Lo scafo è stato trainato dai rimorchiatori della Service Marine”.
La costruzione del 72 metri, iniziata nel settembre 2022, ha impegnato circa 70-80 unità tra collaboratori diretti e indiretti dell’azienda; rappresenta inoltre il quinto scafo che la società riesce a consegnare nell’anno e l’undicesima commessa completata dall’inizio della sua sinergia con Sanlorenzo.
“Altre due commesse saranno consegnate entro la fine dell’anno – continua Giacomo Lotti – si tratta di un Sls-52 metri e di un Xsp-44 metri”. Includendo anche queste ultime due costruzioni gli scafi consegnati nel 2023 saranno sette per un corrispondente peso di circa 1.800 tonnellate di ferro.
Per il varo di questo imponente superyacht in acciaio di 72 metri Carpensalda si è avvalsa di collaboratori e fornitori quali Service Marine, Piccini Trasporti Industriali, Seven Stars, Gas and Heat, per le impegnative operazioni logistiche che sono state necessarie.
“Dopo l’avvio della partnership con Sanlorenzo non abbiamo costruito per altri Cantieri – prosegue Giacomo Lotti -. Ci tengo però a precisare che non c’è alcuna scelta di chiusura verso l’esterno. Semplicemente il numero di commesse da realizzare per conto di Sanlorenzo non consentivano l’acquisizione di altre commesse esterne, visto gli spazi e la manodopera a disposizione. Dalla partenza della partnership, abbiamo avuto sempre una media di 7-8 scafi in costruzione in contemporanea, con misure che vanno dai 47 metri ai 73 metri.”.
Da quanto risulta a SUPER YACHT 24, lo scafo è uscito dallo stabilimento dal retro del capannone con tre carrelli (collocati due nella parte centrale e uno in quella di poppa) e imbarcato sopra una chiatta affondata a livello della banchina; quindi portato a un altro stabilimento, presumibilmente quello recentemente acquisito da Sanlorenzo sui Navicelli dove è stata montata la sovrastruttura. Da lì l’imbarcazione, trainata dalla Service Marine, ha poi potuto raggiungere il mare e dirigersi verso La Spezia.