Minossi (Videoworks): “Turchia mercato in grande sviluppo”
Il gruppo anconetano consolida la sua crescita, sempre più importante il ruolo dei comandanti nella pianificazione dei lavori sui maxi yacht
Amsterdam – Non nasconde la sua soddisfazione per i risultati ottenuti ma al tempo stesso guarda al futuro con un misto di sicurezza e curiosità, tipica di chi conosce bene i punti di forza dell’azienda che guida ma anche le incertezze del mercato.
Intervistato allo stand Videoworks al METS, l’amministratore delegato di Videoworks Maurizio Minossi, risponde alle domande di Superyacht 24 in modo deciso e puntuale. I Paesi Bassi sono (anche) casa per il gruppo anconetano produttore di sistemi integrati audio-video e di intrattenimento di bordo: la filiale olandese, prima fra le estere, è stata infatti aperta nel 2017 e oggi conta 20 collaboratori sugli oltre 100 complessivi, un segnale indicativo della bontà delle scelte strategiche del management.
Minossi siamo praticamente alla fine dell’anno, come lo chiuderete?
“Bene, per il 2023 prevediamo un valore della produzione di circa 26 milioni di euro, pari a +5% rispetto all’anno precedente, che a sua volta era stato chiuso a +29% sul 2021. Nell’ultimo triennio siamo cresciuti complessivamente del 18%”.
Videoworks è oggi a tutti gli effetti un gruppo internazionale, con sedi anche in Francia, Usa e Turchia, cosa significa la vostra presenza al Mets, la fiera più importante dell’accessoriato?
“Questo è un momento fondamentale per mantenere il contatto con i clienti, specie internazionali. Qui si vede la differenza rispetto a saloni come Monaco, dove tutti sono più frenetici e nervosi, mentre ad Amsterdam sono sorridenti, distesi. Stiamo avendo contatti importanti per nuovi ordini su barche importanti, con consegne già nel 2027”.
Quali sono i mercati più importanti oggi per Videoworks?
“In Italia siamo ormai consolidati, vediamo segnali importanti da Olanda e soprattutto Turchia, dove c’è molta vivacità”.
Parliamo delle criticità, anche voi come diverse aziende del settore faticate a trovare personale qualificato?
“Sì, anche se abbiamo cercato di rimediare avviando delle collaborazioni con istituti professionali ed accademici nelle Marche e in Toscana, ma non basta. Qui in Olanda funziona bene il sistema di alternanza scuola-lavoro, che in Italia fa fatica, gli olandesi invece lo hanno nel loro Dna. Credo che su questi aspetti come personale e formazione sia fondamentale il lavoro che devono fare le associazioni di categoria (Videoworks fra l’altro fa parte dell’Associazione Marche Yachting and Cruising, di cui Minossi è presidente, ndr).
Chi sono i vostri interlocutori principali, i cantieri o gli armatori?
“Entrambi, ma negli ultimi anni si sta affermando ulteriormente il ruolo dei comandanti, che hanno un potere decisionale sempre più elevato sia per le nuove costruzioni che per i lavori di refit. Oggi gli yacht master sono fondamentali perché intervengono già quando si tratta di pianificare il budget degli interventi sulle barche”.
Al Mets 2023 Videoworks ha presentato l’HRM-Health Remote Monitoring, servizio che consente il monitoraggio remoto dei parametri sanitari tramite una connessione a banda larga. Il sistema è in grado di fornire al medico personale dell’armatore o degli ospiti a bordo informazioni in tempo reale sullo stato di salute, offrendo un quadro clinico dei valori più importanti (pressione, battito, ossigenazione del sangue) in modo che il medico possa valutare se il paziente può essere curato a bordo, oppure richiedere ulteriori esami in ospedale o interventi di emergenza.
L’azienda ha consegnati progetti su 168 yacht fra il 2020 e il 2023, quelli in corso sono 99.
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