I dati sull’economia del mare presentati al Salerno Boat Show
Il totale della filiera del mare della Campania è di 12,9 miliardi di valore aggiunto, con una performance percentuale più elevata della media nazionale e con 94.023 occupati e 32.449 imprese
Durante la 7ma edizione del Salerno Boat Show in corso fino al 12 novembre al Marina d’Arechi di Salerno è stato presentato il Focus con i dati dell’Economia del Mare della Campania, basati sul Rapporto Nazionale di Unioncamere a cura di Informare, Assonautica Italiana, OsserMare e Blue Forum Italia Network.
Nell’occasione il presidente di Marina d’Arechi, Agostino Gallozzi, ha ribadito la centralità del ruolo dei porti turistici in territori che possono proporre rilevanti attrattori culturali, paesaggistici e architettonici. “Marina d’Arechi – ha detto – si conferma porta di accesso per incrementare il numero di visitatori provenienti anche dai Paesi esteri. Si amplia in questo modo la platea che consente la crescita costante del numero degli accessi nella nostra provincia”.
Per ciò che riguarda il peso dell’economia del mare della Campania, il coordinatore di OsserMare – l’Osservatorio Nazionale di Informare, Antonello Testa, ha detto: “Gli importanti investimenti del Pnrr sui porti della Campania – 600 milioni di euro per i porti di Napoli e Salerno – rappresentano una grande opportunità di sviluppo senza precedenti. Dal rapporto di quest’anno emerge una crescita esponenziale della blue economy che muove 142,7 miliardi di valore aggiunto. In termini di occupazione parliamo di 914 mila addetti. I numeri confermano la rilevanza del settore all’interno del panorama italiano ed europeo; basti pensare alla rilevanza della forza moltiplicativa dell’economia blu: dal rapporto emerge che l’economia del mare produce un valore aggiunto di 52,4 miliardi di euro e ne attiva altri 90,3 miliardi nel resto dell’economia nel 2021. Considerando questa capacità moltiplicativa di ‘fare filiera’, la blue economy arriva a generare complessivamente i 142,7 miliardi di euro di cui sopra, l’8,9% dell’intera economia nazionale”.
Poi, entrando nel focus dedicato alla Campania, Testa ha aggiunto: “Il Mezzogiorno (30%) e il Centro (31,1%) contribuiscono per il 61,1% alla formazione del valore aggiunto dell’intera economia del mare. In Campania, l’estensione territoriale dell’economia blu coinvolge: 131 comuni definiti come zone costiere; di cui 60 litoranei e 71 prossimi al mare; il 55,5% della popolazione; il 59,0% del valore aggiunto complessivo e 1089 abitanti per kmq, a fronte dei 230 degli altri Comuni italiani. Inoltre il 48,4% delle imprese dell’economia del mare si trova nel Mezzogiorno (11.492). Il Mezzogiorno è anche l’area con la performance migliore, registrando un incremento delle imprese blu del 2,7% tra il 2021 e il 2022, decisamente al di sopra del valore medio nazionale (+1,6%)”.
Secondo il rapporto il totale della filiera del mare della Campania è di 12,9 miliardi di valore aggiunto, con una performance percentuale più elevata della media nazionale e con 94.023 occupati e 32.449 imprese. Guardando alle prime dieci posizioni della graduatoria provinciale per numerosità assoluta delle imprese dell’economia del mare italiana, Napoli è seconda con 22.909 imprese e Salerno è quarta con 7.892 imprese.
CLICCA QUI PER ISCRIVERTI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPER YACHT 24