Presentata da Tankoa Yachts istanza di concessione a Civitavecchia
La richiesta ha durata di 4 anni e riguarda l’occupazione di una zona demaniale marittima di 30.536 metri quadrati
Il cantiere Tankoa Yachts compie un altro passo importante verso lo sbarco nel porto di Civitavecchia per la costruzione di scafi di navi da diporto.
L’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale ha infatti pubblicato sul proprio albo pretorio l’avviso inerente la “Richiesta di rilascio di concessione demaniale ex art.36 cod. nav., per mantenere un cantiere navale per produzione navale industriale” firmata dal cantiere guidato da Vincenzo Poerio.
Un atto che fa seguito ai recenti annunci e alle volontà pubblicamente espresse dalla società di voler rilevare almeno una parte dell’ex cantiere Privilege per atitivtà di carpenteria complementari e propedeutiche alla costruzione di scafi da trasferire poi allo stabilimento di Genova Sestri Ponente per le fasi di allestimento finali.
Oggetto dell’istanza è la “richiesta di concessione ex art. 36 cod. nav. per la durata di 4 (quattro) anni per l’occupazione di una zona demaniale marittima di 30.536 m2, comprensivi degli insistenti manufatti, per mantenere un cantiere per la produzione navale industriale, previa esecuzione di interventi di straordinaria manutenzione rivolti a rendere funzionale il cantiere alle attività” previste.
Lo scorso maggio l’amministratore delegato di Tankoa Yachts, Vincenzo Poerio, aveva pubblicamente presentato proprio a Civitavecchia i propri piani di sviluppo specificando che l’attività prevista, utilizzando anche le competenze già esistenti, riguarderà “carpenteria metallica, di meccanica, di elettronica, coibentazioni e pitturazioni. Vogliamo iniziare – aveva specificato – con le attività di costruzione di scafi e sovrastrutture e tutte le attività di preallestimento” dei super yacht a marchio Tankoa. Più nel lungo termine, “con l’andare del tempo e con opportuni programmi di formazione”, il progetto del cantiere sarebbe quello di “creare o collaborare con aziende che si vengono a formare con personale specializzato per fare attività un po’ più ricche, che sono gli allestimenti nautici e le attività di arredo che richiedono standard qualitativi necessari da poter mettere sul mercato”.
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