Presentato da Baglietto un progetto di formazione e annunciata un’imminente acquisizione
Durante l’anteprima a Portofino del nuovo superyacht T52 l’a.d. Deprati ha rivelato che verrà prossimamente rilevata un’azienda di carpenteria
Portofino (Genova) – Location glamour, che nemmeno la pioggerellina all’inglese ha rovinato, clima di festa, parterre di prestigio fra clienti, sponsor e stampa, ma anche progetti concreti che stanno per iniziare, tenendo i piedi ben saldi a terra.
Il cantiere Baglietto ha scelto Portofino per presentare in anteprima mondiale il nuovo T52 poco prima della consegna al suo armatore italiano: dopo la stagione estiva verrà esposto al prossimo Monaco Yacht Show. Il megayacht, disegnato da Francesco Paszkowski sia nelle linee esterne che negli interni (questi ultimi in collaborazione con Margherita Casprini), si distingue dal resto della gamma per una serie importante di innovazioni, la più importante delle quali è probabilmente la propulsione ibrida, disponibile in quattro modalità: diesel, diesel-elettrica (2) e shaft.
Anche la plancia, interamente custom, merita qualcosa in più che una semplice menzione, grazie al suo layout particolare con tre grandi monitor inclinabili posti di fronte ad altrettante poltrone delle quali la centrale, quella dello yacht master, davanti a sé non ha strumenti di comando, collocati invece ai suoi lati. Boning e Furuno sono i partner tecnologici con cui è stata realizzata questa plancia e sarà curioso vedere se il modello verrà replicato e dove.
Nove le persone di equipaggio, motorizzazione con due MTU 16V2000M86 che consentono al T52 di raggiungere la velocità massima di 17 nodi e un’autonomia di 3.600 miglia nautiche in modalità tradizionale. L’autonomia con modalità diesel elettrico può arrivare fino a 7.600 nm con la possibilità di ormeggio all’ancora fino a 10 ore con il supporto delle sole batterie.
Molto originale il design della poppa aperta con un beach club disposto su tre livelli: la grande piscina ha come particolarità una chiusura “a scomparsa”, grazie a un pavimento con movimentazione up/down che permette di estendere ulteriormente lo spazio del ponte quando non in uso.
L’anteprima portofinese è stata anche l’occasione per lanciare il progetto “Officina Baglietto” che vuole identificare, formare e specializzare giovani generazioni di creativi nel mercato del lusso, attraverso quattro percorsi formativi dedicati alla moda, alla gioielleria, all’arredo e alla nautica.
Questi percorsi si avvarranno della collaborazione con professionisti di settore: l’area moda con Tiziana Fausti e 10 Corso Como, il settore product design è affidato a Nicholas Bewick, Architecture Art Director presso lo studio Amdl Circle, il gioiello a Rosa Maria Villani – coordinatore e responsabile, della scuola dell’Arte e della Medaglia di Poligrafico e Zecca dello Stato -, mentre la nautica allo stesso Paszkowski, da oltre trent’anni designer di riferimento dei cantieri Baglietto.
Il progetto, nella sua interezza, è curato da YACademy, accademia di design con base a Bologna, e qualificantesi fra i più prestigiosi istituti post-graduate a livello internazionale.
Le candidature si chiuderanno entro il mese di ottobre e l’iniziativa entrerà nel vivo da dicembre 2023 prima con un periodo di formazione dei giovani selezionati alla Spezia, per poi approdare presso le varie realtà partner (fra Milano, Roma e Firenze), per un percorso intensivo di progettazione orientato a declinare il marchio Baglietto nel mondo moda, design, arredo e nautica.
“L’obiettivo di questo progetto di cosiddetta ‘brand extension’ è arrivare al Salone del Mobile 2024 con qualcosa di concreto da presentare” ha spiegato a SUPER YACHT 24 Alessandro Cecchini, fondatore di Yac. “Per i candidati non ci sono limiti di età, prevediamo di inserirne circa quindici per ogni percorso, arrivando a una sessantina in totale”.
A margine dell’evento l’amministratore delegato del cantiere, Michele Deprati, si è soffermato sui principali risultati economici di Baglietto: “Abbiamo chiuso il 2022 con circa 100 milioni di fatturato e prevediamo per quest’anno una crescita di circa il 30%, attualmente abbiamo venti barche in costruzione. Il nostro portafoglio ordini è coperto fino al 2026 ma non ci fermiamo: ci attendiamo una crescita nel settore della difesa, dopo la consegna delle prime due unità da 40 metri a Fincantieri, che le collocherà sulla nave Trieste della Marina Militare, in costruzione al Muggiano. Quello militare è un segmento che intendiamo potenziare molto, andando in parallelo alla nautica da diporto e sfruttando al meglio le nostre piattaforme navali”.
Deprati infine ha rivelato l’imminente acquisizione di un’azienda di carpenteria, nell’ottica di internalizzare alcune funzioni chiave e avere un maggiore controllo su tempistiche e qualità dei processi produttivi: “L’operazione è praticamente definita e si concluderà entro un paio di mesi al massimo, per noi è importante anche dal punto di vista infrastrutturale” ha anticipato a SUPER YACHT 24.
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