Ferretti Group torna a fare rotta verso Piazza Affari
Nel 2023 atteso il dual listing del gruppo che la scorsa primavera aveva già raccolto oltre 200 milioni alla borsa di Hong Kong
Il Gruppo Ferretti sembra destinato a un ritorno alla Borsa di Milano duplicando la quotazione già in essere sul listino di Hong Kong dalla scorsa primavera (grazie alla quale l’azienda produttrice di yacht aveva raccolto oltre 200 milioni di euro).
Secondo quanto riferiscono alcune fonti finanziarie il “dual listing” (non è ancora completamente escluso che il listino di Londra possa essere preferito a quello milanese) sarà guidata da Unicredit e dalle due banche d’affari americane Goldman Sachs e Jp Morgan.
“Dipende dai mercati e dagli eventi: si stanno valutando tutti i dettagli dell’operazione. Puntiamo sui prossimi mesi, quindi saremo già nel 2023, ma dobbiamo anche vedere chi altro vorrà quotarsi a Milano nel frattempo” riferisce una delle fonti riportare dalla stampa finanziaria. Anche il marchio di lusso Prada, anch’esso quotato a Hong Kong dal 2011, starebbe pensando allo stesso progetto di Ferretti.
Per il costruttore di barche e navi da diporto si tratterebbe di un ritorno a Piazza Affari dopo 20 anni, quando venne delistata dal fondo di private equity Permira. Ferretti aveva riprovato a quotarsi a Milano nel 2019, ma il prezzo espresso dal mercato non era stato giudicato sufficiente dagli azionisti, che erano partiti da una richiesta iniziale compresa ella forchetta 2,5 – 3,7 euro per azione, poi ridotta a 2-2,5 euro su proposta delle banche. Negli anni successivi, dopo il passaggio al fondo britannico Candover, l’azienda si era ritrovata in acque finanziarie agitate sotto il peso del debito del “leverage buyout”. Poi sono arrivati i nuovi proprietari cinesi (Weichai) che hanno contribuito alla ripresa, complice anche un mercato della nautica con il vento in poppa.
Wally, Ferretti Yachts, Pershing, Itama, Riva, Crn e Custom Line è il portafoglio di marchi di yacht e superyacht di Ferretti Group che nel primo semestre del 2022 ha fatto registrare una raccolta ordini pari a 641,9 milioni di euro, in crescita del 30% rispetto allo stesso periodo del 2021 (493,6 milioni di euro) grazie alla forte domanda del mercato mondiale. Il portafoglio ordini complessivo al 30 giugno scorso aveva raggiunto quota 1,218miliardi di euro, in crescita del 20% rispetto al 31 dicembre 2021 (1,016 miliardi).
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