Malta vuole diventare l’hub di riferimento dei superyacht nel Mediterraneo
Cantieristica, infrastrutture, fiscalità e formazione: l’isola ha piani ambiziosi
L’idea che Malta volesse espandere la propria presenza nel settore delle nautica di alto livello era piuttosto chiara da tempo ma il primo Malta Superyacht Symposium tenuto nei giorni scorsi ha dato elementi di ulteriore concretezza a questo pensiero.
Organizzato dalla Camera di Commercio di Malta e dalla Malta Maritime Law Association, l’evento ha radunato per due giorni un nutrito gruppo di esperti per affrontare ufficialmente (o principalmente) il tema delle normative di settore, ma in realtà i vari panel hanno allargato lo sguardo anche su portualità, cantieristica, tecnologia e ovviamente fisco.
Già molto forte nel settore del refit, Malta si candida infatti a diventare un hub di riferimento a 360 gradi per i superyacht nel Mediterraneo, favorita dalla collocazione geografica e soprattutto da una forte coesione fra politica, imprese e operatori, che “remano” tutti assieme per portare a compimento un piano di sviluppo articolato ed ambizioso.
Al Symposium è stata forte la presenza italiana, con una qualificata delegazione del gruppo Azimut Benetti capitanata da Giorgio Casareto, direttore della Marina di Varazze e storico uomo di fiducia della famiglia Vitelli, e Giorgio Gallo del Rina.
Il fatto che per partecipare in presenza all’evento si sia scomodato anche Massimo Perotti, fondatore di Sanlorenzo, la dice lunga su quanto le aziende italiane più lungimiranti tengano d’occhio quello che succede nell’arcipelago.
I numeri del resto iniziano ad essere importanti: sono oltre mille gli yacht sopra i 24 metri immatricolati con la bandiera maltese: il registro locale, molto attento al mercato, si è organizzato adeguatamente, aggiornando i regolamenti e implementando strategie di marketing e comunicazione aggressive che sono riuscite anche ad “intercettare” molti yacht che prima della Brexit battevano bandiera inglese.
La politica di “benevola accoglienza” del governo maltese verso armatori e cantieri è stata spiegata nel suo intervento da Aaron Farrugia, ministro per l’Ambiente e il cambiamento climatico dello stato.
Presente anche Lorenzo Pollicardo, direttore tecnico e ambientale di Sybass (Superyacht Builders Association): “Malta si sta strutturando per sviluppare tutto il settore, aggiungendo alle notevoli competenze che già possedeva in fatto di refit e cantieristica anche aspetti importanti di normativa, e anche formazione, di equipaggi e maestranze. Il registro maltese inoltre è competitivo e certamente destinato a crescere, in un mercato che resta effervescente” è il suo commento.
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