Genova for Yachting: “Per evitare la fuga dei maxiyacht serve ancora uno sforzo”
L’associazione presieduta da Costaguta Genova accoglie quattro nuovi soci e conferma il presidente
Quattro nuovi soci in arrivo, la conferma del presidente ma una questione spinosa ancora aperta, quella dello status dei marittimi dei grandi yacht, per risolvere la quale serve ancora qualche passo: l’assemblea annuale di Genova for Yachting è stata piuttosto vivace e partecipata, segnale che le tematiche sul tavolo sono di grande attualità.
Non a caso a seguirne i lavori sono arrivati i senatori Roberta Pinotti ed Edoardo Rixi, con la deputata Raffaella Paita che si è collegata da remoto: sono i parlamentari che stanno seguendo la vicenda dei marittimi, cercando di trovare una soluzione praticabile a un problema giuridico piuttosto complesso.
Genova for Yachting, l’associazione nata nel 2017 che rappresenta il cluster della nautica professionale genovese, si è riunita nei locali del Blue District al Molo e ha dato il benvenuto ai quattro nuovi soci First S.r.l.(categoria Professionisti); Rimeta S.r.l. (servizi); Eazy Bunker S.r.l. Unipersonale (servizi) e Stelio Bardi S.r.l.(aziende specializzate), che portano il totale a 57.
L’assemblea ha poi confermato presidente Giovanni Costaguta di Yachtline Arredomare 1618 S.p.a..
Per i soci di Genova for Yachting, quella di oggi è stata l’occasione di conoscere, sulla base dei dati di andamento dell’attività elaborati da The European House Ambrosetti, un’anticipazione del valore dell’impatto economico generato sul territorio negli anni 2020 e 2021, che registra un calo del 11% in termini di valore rispetto al 2019, anno pre-pandemia.
Un calo che per il 2021 è dovuto sia alla pandemia del Covid-19, sia a partire da ottobre, alla limitazione della circolazione dei marittimi cittadini extra UE, che a Genova ha sensibilmente diminuito il transito (-8%) e le soste degli yacht fino a 75 metri di lunghezza, con evidenti conseguenze negative sull’indotto. L’effetto, secondo l’associazione, sicuramente si manterrà inalterato nel 2022 e minaccia la competitività del territorio e il mantenimento della leadership del settore della nautica professionale genovese a livello globale.
A fronte di un mercato, quello dei superyacht, che continua a crescere nel mondo e che prevede di raggiungere le 7700 grandi unità naviganti nel 2030, i soci di GFY hanno rinnovato ai rappresentanti istituzionali la richiesta di un ulteriore aiuto per superare definitivamente la questione della circolazione dei marittimi cittadini extra UE, che determina la fuga dei grandi yacht dal territorio genovese e aggrava lo svantaggio competitivo tra Italia e altri Stati UE.
“Operativamente auspichiamo che avvengano i confronti necessari all’interno dei ministeri competenti e che la politica giunga alla stesura di un ulteriore emendamento che preveda l’apposizione del timbro in uscita dal territorio italiano sul documento del marittimo in ogni caso in cui la partenza della nave su cui si imbarchi il marittimo sia determinata/determinabile tramite comunicazione della stessa da parte del comandante alle Autorità competenti. L’obiettivo dovrebbe essere quello di ripristinare il previgente regime di libera circolazione, beninteso con l’introduzione mirata e non indiscriminata delle cautele indicate dalla Corte” ha dichiarato Costaguta.
Nel corso della sua relazione, inoltre, Costaguta ha condiviso con i soci le attività in corso che delineano gli obiettivi per il prossimo anno. Tra questi la partecipazione nel dibattito sullo sviluppo infrastrutturale della città; la formazione delle nuove generazioni di project manager, tecnici e artigiani, proponendo la creazione di una scuola artigiana del mare, la sensibilizzazione delle aziende associate sui temi della sostenibilità ambientale ed infine il racconto a livello internazionale degli sviluppi locali, con l’obiettivo di portare Genova nel mondo.