“Approvata la norma per accogliere in Italia senza restrizioni i marittimi extra-Ue”
Genova for Yachting festeggia ma chiede ora di superare l’interpretazione adottata a luglio del 2021 dall’Italia della sentenza della Corte di Giustizia Europea che ha originato il problema
L’associazione Genova for Yachting ha fatto sapere che il Parlamento ha approvato la norma (art. 13-ter L. 51 del 20/05/2022) che permette, grazie al rilascio di un visto di soggiorno per motivi di lavoro, di porre un primo, parziale, argine all’emergenza rappresentata dalla fuga dall’Italia dei grandi yacht a causa dei ristretti limiti temporali di permanenza nelle nostre acque imposti ai marittimi di nazionalità extra-Ue che entrano a far parte dei loro equipaggi. “Genova For Yachting ringrazia gli esponenti politici e le autorità che si sono fattivamente adoperati, ma chiede di non fermarsi qui, perché la nuova norma non basta per garantire anche in Italia il regime di libera circolazione dei marittimi come avviene oggi negli altri Paesi europei” si legge in una nota. “Il visto, infatti, potrà essere richiesto soltanto dopo l’emanazione di apposite circolari applicative e, una volta operativo, comporterà comunque, per sua natura, tempistiche di rilascio spesso non conciliabili con le normali esigenze di avvicendamento degli equipaggi”.
L’Associazione sottolinea quindi l’importanza che si intervenga, sia a livello italiano che in sede europea, per superare l’origine del problema, e cioè l’interpretazione adottata a luglio del 2021 dall’Italia di una sentenza della Corte di Giustizia Europea.
La norma italiana, dopo essere stata modificata, prevede il rilascio del visto di soggiorno per motivi di lavoro anche ai marittimi extra-Ue che imbarcano in Italia su navi straniere che già si trovano nelle nostre acque per attività crocieristiche e di charter o per essere sottoposte a lavori di riparazione/manutenzione presso i nostri cantieri e le nostre marine (art. 13-ter L. 51 del 20/05/2022).
“Il visto di soggiorno introdotto dalla nuova norma serve per tamponare, ma non per superare, l’emergenza che si è creata nel nostro settore – ha dichiarato Giovanni Costaguta, presidente di Genova For Yachting – a causa del massiccio abbandono dell’Italia da parte degli armatori stranieri quale conseguenza dell’interpretazione adottata a luglio del 2021 dall’Italia (ma non uniformemente dagli altri Paesi europei) della sentenza della Corte di Giustizia Europea che di fatto limita la permanenza in area Schengen di tali marittimi a soli 90 giorni”.
Il presidente dell’associazione conclude dicendo: “Chiediamo a tutti di continuare a lavorare al nostro fianco con l’obiettivo finale di ripristinare il previgente regime di libera circolazione, beninteso con l’introduzione mirata e non indiscriminata delle cautele indicate dalla Corte. Solo in questo modo sarà possibile eliminare il perdurante svantaggio competitivo a danno dell’Italia senza pregiudicare in alcun modo le esigenze di controllo dell’immigrazione apprestate dal Codice Schengen”.
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