Più pieno che vuoto il mezzo bicchiere della grande nautica nel 2022
Secondo le previsioni di Superyacht Times il charter sarà in crescita, mentre stabili o in lieve calo vendite dell’usato e nuove costruzioni
Dopo aver fatto il resoconto di un 2021 straordinario per il mercato delle barche sopra i 30 metri, Superyacht Times ha cercato di anticipare cosa ci aspetta quest’anno, basandosi sui principali trend e sui primi riscontri degli operatori più qualificati.
Innanzitutto l’andamento globale dell’economia resta solido e, segnale ancora più incoraggiante per il settore, il numero globale dei “miliardari” (billionaires) è in continuo aumento. Se nel 2020 secondo Forbes questi erano 2095 in tutto il mondo, l’anno scorso il loro numero è salito a 2775: lo spettro dei potenziali compratori di superyacht quindi si allarga sempre di più e nel 2022 questi nuovi “happy few” potrebbe contribuire a dare ulteriore impulso alla nautica di lusso.
Un gruppo importante come Burgess ha comunicato di aver chiuso il 2021 con un totale di 2 miliardi di euro di valore di yacht venduti, superando di un buon 27% il proprio record precedente: il 50% di queste vendite ha riguardato barche sopra i 50 metri.
Nel segmento charter invece Burgess quest’anno ha già registrato un 25% in più di prenotazioni, facendo emergere un problema di offerta inferiore alla domanda, dal momento che molti proprietari ormai decidono di passare più tempo a bordo dei propri yacht, sottraendo quindi giornate disponibili per il noleggio. Sempre per il charter, di rilievo il dato fornito da un altro player globale come Edmiston, che rivela una crescita del 9% della media dei giorni passati in navigazione: gli utenti di questo tipo di servizio quindi amano trascorrere più tempo sugli yacht che noleggiano, una tendenza che sembra destinata a continuare anche quest’anno.
Per quanto riguarda l’attività di brokerage il 2021 è stato un anno straordinario con 466 yacht di seconda mano venduti (+43%), con la stessa Edmiston a fare la parte del leone avendo trattato le compravendite del 50% degli yacht oltre i 70 metri e dell 30% di quelli sopra i 50 metri. Le 47 barche vendute dal gruppo inglese, per un valore complessivo di 1 miliardo di euro, sono state ben il doppio rispetto al 2020.
Il 2022 si presenta solido anche per l’usato, anche se gli yacht messi in vendita secondo Superyacht Times saranno ‘solo’ 1141, un numero in calo rispetto all’anno scorso: stessa tendenza per le nuove costruzioni. Il 2021 infine è stato l’anno migliore di sempre per quanto riguarda la vendita di superyacht nuovi (300, quasi il doppio rispetto ai 154 del 2020), un risultato difficilmente ripetibile secondo l’analisi. Discorso simile per le barche in costruzione, che l’anno scorso erano 550 (+10% sul 2020).
In conclusione Superyacht Times prevede un 2022 ancora molto buono per tutto il settore, specie per il charter, ma alcuni numeri eccezionali registrati l’anno scorso resteranno probabilmente irraggiungibili.
L’ottimismo anche per gli anni a venire è dato, oltre che dal numero di ordini per nuove costruzioni in tasca ai cantieri, anche dal fatto che tradizionalmente chi si avvicina per la prima volta allo yachting attraverso un noleggio stagionale è poi fortemente invogliato a restarci, spesso passando fra le fila dei compratori.
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