Ecco VisionE: yacht ibrido da 56 metri che può navigare in elettrico
Progettato in Italia, è dotato di un tetto con pannelli solari che una volta aperti lasciano spazio a 150 mq di solarium. Con 7 cabine e piscina di acqua di mare può navigare in elettrico fino a 24 ore consecutive
Un progetto digitale per un super yacht da 56 metri potrebbe rappresentare una pietra miliare nel modo di vivere l’oceano. Già, perché una volta realizzato e varato, il VisionE non sarà solo un’imbarcazione di lusso, con comfort e materiali pregiati e con spazi creati su misura. Sarà molto di più.
Sarà un super yacht con sistema ibrido diesel-elettrico, alimentato anche da pannelli solari posti sul tetto (apribile) e in grado di far navigare il VisionE in modalità emissioni zero con lo stesso “suono” di una barca a vela. Ma senza fiocco, randa e albero.
Dopo l’esperienza sviluppata nella costruzione di progetti elettrici ibridi come il Project Lady 50 (in costruzione presso Columbus Yachts), come i catamarani solari per Silent Yachts o i monoscafi ibridi di Greenline, Marco Casali di Too-Design voleva realizzare qualche cosa di più.
“Per riuscirci siamo partiti da una completa redistribuzione dei volumi disegnando un’imbarcazione di soli due ponti sviluppando in lunghezza anziché in altezza le tonnellate di stazza lorda. Questo permette allo scafo di avere migliori performance e maggiore stabilità” spiega a SUPER YACHT 24 l’architetto. Uno scafo, studiato in collaborazione con lo studio Names di Francesco Rogantin, che è stato
“ingegnerizzato” per la migliore efficienza e tenuta dEL mare con velocità sino a 14 nodi da sviluppare con il minor impiego di energia possibile. Una velocità che se magari è poco adatta a traversate oceaniche, sicuramente permette di girare il Mediterraneo anche a emissioni zero. Ma è davvero possibile? “Su imbarcazioni più piccole – spiega lo stesso Marco Casali – si è riusciti a navigare anche per 24 ore in modalità elettrica”.
VisionE, piscina termale e possibilità di alimentazione a idrogeno
Già il nome dice tutto: visione. “In effetti rappresenta un’evoluzione del concetto di yaching. Una visione ecologica, elettrica e rispettosa dell’ambiente. In altre parole: uno yacht con pannelli solari”. Le caratteristiche: VisionE è dotato di un tetto solare retrattile che si apre per dare luce al solarium da quasi 150 metri quadrati, con una piscina termale, una zona pranzo all’aperto e un salotto. E l’elemento chiave
del progetto sono i pannelli fotovoltaici del tetto, in grado di regalare al mezzo fino a 62 kW di potenza solare.
Potenza che nel Mediterraneo estivo o a latitudini simili sarà alimentata costantemente. “L’energia in arrivo dal sole viene immagazzinata nel grande pacco batterie a bordo e utilizzata per alimentare lo yacht”. Ma non solo: come un’auto elettrica di nuova generazione, il “pieno di energia” si potrebbe fare anche nei porti dove è predisposto l’attacco. Il risultato è una navigazione a emissioni zero e (soprattutto) a rumore
zero. Difficile quantificare l’autonomia, che varia in base all’insolazione e all’andatura. “L’esperienza di Rogantin ci permette di poter proporre varie configurazioni di power unit. Inclusa l’eventuale integrazione di celle combustibili a idrogeno” aggiungono i progettisti.
Grande attenzione anche all’aspetto estetico e funzionale, come spiega lo stesso designer. “La disposizione dei volumi ci permette di avere un layout completamente unico con un salone di 150 metri quadrati privo di ostruzioni e completamente vetrato. Tutte le cabine della zona notte sono al ponte inferiore, ognuna con una propria terrazza abbattibile. Tranne quella armatoriale che ne ha ben 2 di oltre 6 metri di lunghezza”.
La poppa è direttamente connessa alla zona notte attraverso un corridoio vetrato che attraversa la sala tecnica (guai a chiamarla “sala macchine”) sono sviluppate intorno al concetto di “Private Bay “.
Yacht personalizzabile negli interni e nella configurazione
“Al posto della tradizionale piscina – che avrebbe comportato il consumo di preziosa acqua dolce ed energia per mantenerla – abbiamo creato una vasca ad acqua di mare di 6,5 metri di lunghezza. Il suo pagliolo flottante serve da supporto alaggio e varo del tender e con lo specchio di poppa in posizione aperta che permette di utilizzare l’area come un vero e proprio molo privato protetto”. Una volta liberato il tender si può avere una grande piattaforma libera, enfatizzata dalle terrazze apribili, talmente ampia da poter essere usata come cinema esterno, party area o mezzo campo da basket.
“La sfida di design più impegnativa era chiaramente rappresentata dalla gestione delle aree per i pannelli solari da massimizzare al massimo garantendo allo stesso tempo una zona di ponte sole. Abbiamo dunque sfruttato un sistema di pannelli scorrevoli o sollevabili che raddoppiano le superfici solari e svelano una grande area del ponte attrezzata con tutti i comfort di un sun deck”.
Il VisionE è il primo di una serie di superyacht che Marco Casali sta andando a presentare con il chiaro interesse di seguire tutti gli accorgimenti necessari per una nautica ecologicamente sostenibile. “Che possa essere un riferimento per il futuro del nostro comparto” questo l’auspicio del suo disegnatore.
Il VisionE è stato progettato per ospitare 14 persone in 7 cabine, più un massimo di 12 membri d’equipaggio.
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