Videoworks, arrivano la partnership con Speedcast e il sistema Lidar contro le intrusioni
Tra le ultime novità presentate dall’azienda di Ancona la collaborazione con il provider americano per una connettività sempre più veloce e i nuovi sistemi di sicurezza di bordo
Amsterdam (Olanda) – In un mondo sempre più veloce e tecnologico anche nello yachting l’esigenza di sistemi di connettività e sicurezza è sempre più sentita. Tra le aziende leader di questo settore Videoworks ha un ruolo importante e al recente Metstrade ha presentato diverse novità in merito, tra cui le tecnologie Lidar e Sd-Wan. SUPER YACHT 24 ne ha parlato con Giovanni Varone, Yachting sales manager dell’azienda anconetana (a sinistra nella foto insieme ad Alessio Musetti, Yachting service division manager).
“Negli ultimi anni Videoworks ha lavorato per massimizzare la connettività, i sistemi di controllo e sperimentare soluzioni audio/video ad alte prestazioni creando un’apposita business unit. Tutto nasce dall’arrivo anche nello yachting della tecnologia internet a banda larga e poter usufruire degli stessi servizi e comfort di casa: invece di avere hard-disk pieni di film e musica si è passati allo streaming, diventando un mercato sempre più richiesto. Siamo diventati partner di Speedcast, un provider di servizi che sfrutta anche i nuovi satelliti a bassa e media orbita, quindi più vicina alla Terra, che permettono una banda larga più veloce”.
La connettività è legata alla posizione geografica del server? Cioè, un utente in America avrà una connessione americana e quindi accesso al catalogo americano di Netflix e così via?
“Per ovviare a questo problema Speedcast ha sviluppato un sistema che permette di “atterrare” virtualmente in diverse zone del mondo tramite i cosiddetti “teleporti”, ovvero i punti in cui il segnale satellitare viene ritrasmesso alla rete terrestre. In questo modo, un utente può scegliere a quale rete internet connettersi e quindi accedere a contenuti di diverse nazioni”.
E questo vale anche per Videoworks?
“Siamo partner di Speedcast e utilizziamo i suoi servizi per offrire ai clienti una connettività a banda larga senza limiti di geolocalizzazione grazie al sistema Sd-Wan (Software-defined wide area network) e poter scegliere quali canali guardare di tutto il mondo”.
Altri vantaggi?
“La tecnologia Sd-Wan di Videoworks fornisce ad armatori e ospiti un accesso al web fluido e affidabile, consentendo loro di trasmettere contenuti e usufruire di servizi online come se fossero a casa, anche in mare aperto. Questa soluzione di connettività avanzata migliora inoltre la velocità e la stabilità di Internet, supportando lo streaming senza interruzioni da piattaforme come Netflix e Sky”.
Quali sono le novità nel campo della sicurezza di bordo?
“Anche questa e un’esigenza sempre più sentita e richiesta da parte degli equipaggi e fino a oggi è stata spesso risolta utilizzando i sistemi “terrestri” che però a bordo hanno dei limiti importanti che causano falsi allarmi, mi riferisco soprattutto ai monitor a circuito chiuso e ai sistemi a infrarossi. La nostra risposta a questa esigenza si chiama Lidar, un laser che crea una scansione 3D dell’ambiente permettendo di ricostruire lo spazio in tempo reale con gli oggetti che si muovono al suo interno.
I punti di forza di questa tecnologia?
“È possibile mappare delle zone, ad esempio la passerella, e impostare un avviso quando un oggetto superiore a una certa massa attraversa quest’area, una volta rilevato il movimento possiamo puntare le telecamere o far suonare un allarme. Uno dei vantaggi è l’eliminazione delle oscillazioni, che causano falsi allarmi, perché l’area 3D sulla passerella si muoverà insieme ad essa. Stabilire invece un limite di massa inferiore permette di evitare ulteriori falsi allarmi dovuti a piccoli oggetti come volatili di passaggio. È quindi possibile creare una barriera protettiva invisibile attorno allo yacht e monitorare i punti di ingresso e le aree laterali. La tecnologia esegue costantemente la scansione dell’ambiente circostante, rilevando potenziali intrusioni in tempo reale con falsi allarmi minimi. Il sistema è integrato con le telecamere di sicurezza tradizionali, garantendo una copertura di sicurezza completa e dando priorità alla privacy catturando solo dati, non immagini”.
Ci sono ulteriori sviluppi?
“Con la collaborazione di un’azienda di Firenze stiamo sviluppando dei sensori di ponte che danno un allarme quando qualcuno cammina in coperta. Ma non è tutto, abbiamo sviluppato anche il tracking, sistema che grazie a un braccialetto e una triangolazione sulla rete wifi permette di localizzare le persone a bordo e vederne la posizione su un tablet. Nasce come tecnologia per il baby monitoring ed è utile soprattutto per sapere dove sono i bambini. Lo stesso sistema è utilizzato per la chiamata cameriere, invece di farlo tramite smartphone o tablet, basta premere il pulsante sul braccialetto e l’equipaggio saprà dove si trova chi ha fatto la chiamata”.
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