Oltre i 2 miliardi di euro (+10,9%) il fatturato dell’accessoristica nautica italiana
La produzione nazionale per il mercato interno si conferma sul 40%, le importazioni sul 23,4%, mentre l’export si attesta al 36,3%
Secondo la nuova edizione di Nautica in cifre – Log realizzata dall’Ufficio Studi di Confindustria Nautica in partnership con Fondazione Edison, il fatturato complessivo dell’intero settore degli accessori supera i 2 miliardi di euro (+10,9% rispetto al 2022), derivanti per 1,59 mld da produzione nazionale e per 486 mln da importazioni (fig 4.1). La composizione del fatturato del comparto degli accessori secondo la destinazione delle vendite, stabile rispetto allo scorso anno, è la seguente: la produzione nazionale per il mercato interno si conferma sul 40% circa, le importazioni sul 23,4%, mentre l’export si attesta sul 36,3%. Tutte le grandezze considerate sono in forte crescita nell’ultimo triennio ed emerge come la crescita riguardi tutte le componenti. Il trend relativo alla ripartizione della produzione nazionale di accessori tra export e mercato nazionale mostra (fig 4.4) come i valori tendano ad essere molto vicini al 50%, con piccole variazioni, a partire dal 2012, e come il mercato interno torni ad essere più importante di quello estero dal 2021. Attraverso un’analisi di un campione del 40% del fatturato complessivo del settore, viene osservata la composizione merceologica nelle diverse tipologie di prodotti (fig. 4.5). Dall’esame emerge come il sottocomparto degli accessori nautici rivesta il ruolo più importante nella composizione del fatturato del campione (54%), seguito dai componenti (circa il 23%).
Il comparto degli accessori e componenti nautici – precisa la pubblicazione – è rappresentato principalmente da imprese di dimensioni medio-piccole e riveste un ruolo fondamentale nell’ambito dell’industria nautica italiana ed è caratterizzato da un alto livello qualitativo e tecnologico. Le categorie merceologiche prese in considerazione sono le seguenti: abbigliamento nautico, accessori, accessori per motore e meccanica navale, alberi, vele e velerie, attrezzature per la pesca sportiva, carrelli e trasporto imbarcazioni, componenti, generatori, materie prime, pesca subacquea, porticcioli impianti ed attrezzature, strumentazione elettronica di bordo. Per una migliore analisi dei dati, il comparto è stato diviso in due macro settori: quello dei componenti, rappresentato dagli elementi che sono parte integrante dell’imbarcazione e senza i quali la navigazione non sarebbe possibile, e quello degli accessori, non necessariamente essenziali per la navigazione, ma comunque formanti l’allestimento dell’unità stessa. È possibile ipotizzare che il campione analizzato rappresenti circa il 90% del valore globale del settore, considerando tale dato come ipotesi cautelativa, tenuto conto dello spettro molto ampio di aziende coinvolte nella produzione di accessori utilizzati in campo nautico, anche se, in molti casi, non come core business. I dati relativi alle aziende che costruiscono componenti sono infatti interamente a disposizione dell’indagine, mentre quelli relativi alle aziende di accessori difficilmente possono essere rilevati nella loro interezza, ed è verosimile stimare che una quota pari al 10% del mercato sfugga all’indagine effettuata.
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