Anche il presidente di Morgan Stanley International fra i dispersi del Bayesian: continuano le ricerche
Si cerca di capire se oltre alle cause metereologiche ci siano responsabilità diverse: gli inquirenti verificheranno se erano state predisposte misure adeguate alle previsioni di maltempo
Continuano le ricerche dei sei dispersi del sailing yacht Bayesian, il 56 metri che ieri era ancorato al largo del porto di Porticello (Palermo) quando, prima dell’alba, è stato colpito dalla violenta tempesta e affondato.
In zona sono operativi 4 mezzi navali della Guardia Costiera, 1 elicottero Nemo – Guardia Costiera partito da Catania e una squadra sommozzatori dei Vigili del Fuoco, tutti sotto il coordinamento della Guardia Costiera di Palermo. Attivo anche il Nucleo Subacquei Guardia Costiera di Messina.
Delle 22 persone a bordo del veliero 15 sono state tratte in salvo prima che il sailing yacht si capovolgesse e affondasse, una è deceduta (il corpo è stato quasi subito individuato e recuperato: si tratta dello chef di bordo Ricardo Thomas, cittadino di Antigua), tuttora sono dunque sei i dispersi.
Fra questi, come già noto da ieri sera, c’è l’imprenditore Mike Lynch e sua figlia Hanna e – come riportano le cronache di questa mattina – anche Jonathan Bloomer, settantenne britannico presidente di Morgan Stanley International e della compagnia assicurativa Hiscox, con sua moglie Judy, Chris Morvillo, avvocato dello studio legale Clifford Chance che aveva rappresentato Lynch in un processo negli Stati Uniti e – secondo quanto detto dal capo della protezione civile della Sicilia alla agenzia Reuters – anche la moglie di quest’ultimo. “Il timore è che i corpi siano rimasti intrappolati all’interno dell’imbarcazione” ha aggiunto il capo della protezione civile.
Mentre la procura della vicina città di Termini Imerese ha aperto un’inchiesta sull’accaduto, si ricostruiscono i fatti con l’aggiornamento continuo della situazione.
Ieri nel corso della tragedia tra le 15 persone che sono riuscite a fuggire prima che l’imbarcazione affondasse, vi sono la moglie di Lynch, Angela Bacares, proprietaria dell’imbarcazione, e una bambina di un anno. Intanto, come affermato dai vigili del fuoco, alcuni sommozzatori specializzati avevano raggiunto la nave a una profondità di circa 50 metri, ma il loro accesso era stato ostruito da oggetti e mobili trovati sul percorso.
Gli esperti di metereologia, per cercare di chiarire quanto è successo, hanno affermato che i forti temporali e le forti piogge che hanno colpito l’Italia negli ultimi giorni, dopo settimane di caldo torrido, hanno innalzato la temperatura del Mar Mediterraneo a livelli record, aumentando il rischio di condizioni meteorologiche estreme.
“La temperatura della superficie del mare attorno alla Sicilia era di circa 30 gradi Celsius (86 Fahrenheit), ovvero quasi 3 gradi in più rispetto al normale. Ciò crea un’enorme fonte di energia che contribuisce a queste tempeste”, ha affermato il meteorologo Luca Mercalli parlando con la Reuters, ed ha aggiunto: “Non possiamo dire che tutto questo sia dovuto al riscaldamento globale, ma possiamo dire che ha un effetto amplificatore”.
Intanto la Marine Accident Investigation Branch del governo britannico ha dichiarato che quattro ispettori sono stati inviati in Sicilia per condurre una “valutazione preliminare”.
Un esperto presente sulla scena del disastro, che ha preferito restare anonimo, ha affermato che uno dei primi obiettivi delle indagini sarà verificare se l’equipaggio dello yacht abbia avuto il tempo di chiudere i portelli di accesso all’imbarcazione prima che la tempesta colpisse.
Gli inquirenti verificheranno se siano state adottate misure adeguate, viste le previsioni di maltempo per la notte.
“Non ce l’aspettavamo”, ha detto il capitano dello yacht, James Catfield, parlando della tempesta, secondo quanto riportato lunedì dal sito web di informazione La Repubblica.
Le squadre di sommozzatori si stanno concentrando per trovare un modo per entrare nelle cabine dello yacht; in un aggiornamento pubblicato sui social media, i Vigili del Fuoco affermano che le squadre sono entrate in acqua per la prima volta alle 8:00 di questa mattina.
Luca Cari, responsabile delle comunicazioni di emergenza del Dipartimento italiano dei vigili del fuoco, ha dichiarato all’agenzia Ansa che il ponte è stato trovato pieno di cavi elettrici. I subacquei non riescono a vedere all’interno dello yacht, ma sono entrati nella lounge attraverso una scala e stanno cercando di trovare un modo per proseguire da lì; stanno prendendo in considerazione anche una finestra di vetro spessa tre centimetri come altro possibile punto di ingresso.
Una volta scesi sul relitto, i sub hanno solo 10 minuti per effettuare le ricerche prima di dover risalire in superficie.
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