Ancora in crescita il primo trimestre del 2024 per The Italian Sea Group
Al 31 marzo scorso erano in produzione 35 commesse: 25 yacht e mega yacht e 10 Tecnomar for Lamborghini 63, con consegne programmate sino al 2027
Prosegue nel primo trimestre del 2024 la crescita dei risultati di The Italian Sea Group. La trimestrale appena pubblicata mostra ricavi pari a 95,6 milioni di Euro (+12,2% rispetto al primo trimestre 2023; Ebitda pari a 16,1 milioni di euro (+16,6%), con un’incidenza sui ricavi del 16,8% (rispetto al 16,2% nei primi tre mesi del 2023) Gli investimenti nel periodo in esame sono stati pari a 2 milioni di euro mentre il valore complessivo del portafoglio ordini (Order Book) è risultato pari a 1,344 miliardi di Euro al 31 marzo scorso (in lieve incremento rispetto a 1,26 miliardi di euro al 31 dicembre 2023).
Secondo Giovanni Costantino, fondatore e amministratore delegato di The Italian Sea Group, “il crescente apprezzamento dei nostri superyacht da parte degli armatori di tutto il mondo e il successo delle linee semi-custom, che consentono di ottimizzare la capacità produttiva, ci permettono di rafforzare la qualità e la visibilità del nostro portafoglio ordini”. Oltre a ciò ha aggiunto: “Proseguiamo l’espansione nelle aree geografiche più dinamiche del mondo per la nautica di lusso, attraendo una clientela sempre più ampia e resiliente, anche grazie alle importanti partnership con i broker di riferimento del settore”.
I ricavi della divisione Shipbuilding ammontano a 86,7 milioni di Euro (+26,2% rispetto al primo trimestre 2023) mentre le entrate derivanti dalla divisione Refit ammontano a 9,1 milioni di Euro, in leggera flessione rispetto al primo trimestre 2023. “Tale risultato – spiega il cantiere – è riconducibile a un maggiore utilizzo della capacità produttiva da parte delle attività di costruzione che hanno riscontrato una forte accelerazione nella prima parte dell’anno”.
L’incremento della marginalità operativa nel tempo è attribuibile a: “(i) una forte attenzione alla gestione dei costi operativi; (ii) un migliore efficientamento dei processi produttivi; (iii) benefici derivanti dall’ampliamento della capacità produttiva con un mix ottimale di sinergie tra le attività di Shipbuilding e Refit; (iv) l’internalizzazione di attività chiave della filiera produttiva, anche a seguito dell’acquisizione della falegnameria Celi 1920; (v) un aumento dei prezzi di vendita, dovuto ad un costante apprezzamento dei marchi della Società da parte degli armatori e dei broker di tutto il mondo; e (vi) economie di scala”.
Al 31 marzo scorso erano in produzione 35 commesse: 25 yacht e mega yacht e 10 Tecnomar for Lamborghini 63, con consegne programmate sino al 2027.
A proposito degli investimenti effettuati nei primi tre mesi del 2024, Tisg ha effettuato esborsi pari a 2 milioni di euro, “relativi principalmente al completamento degli interventi per il potenziamento della capacità produttiva di Celi 1920, al progetto ‘TISG NEW ERA’ per l’ampliamento degli uffici commerciali e all’espansione delle business unit Tappezzeria e Acciaieria dell’headquarter di Marina di Carrara”.
A proposito dell’evoluzione attesa della gestione il cantiere sottolinea che “lo sviluppo del segmento semi-custom permetterà a Tisg di diminuire i tempi di consegna rispetto ai mega-yacht full custom – che rimarranno il core business della Società – attraendo una più ampia fascia di clienti e, allo stesso tempo, consentirà di sfruttare l’ampia capacità produttiva senza incidere su quella progettuale, che rimarrà focalizzata sul core business”.
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