Wider Yachts posa la chiglia del suo 72 metri Moonflower a Venezia
Il nuovo 72 metri supera di 20 metri la precedente ammiraglia del cantiere marchigiano
La cerimonia della posa della chiglia del superyacht Moonflower ha celebrato sia l’avvio della realizzazione della più grande imbarcazione ad oggi del cantiere italiano sia la sua nuova sede di Venezia, nuovo polo dedicato ai progetti di superyacht custom.
Il nuovo yacht, che supera di 20 metri la precedente ammiraglia battezzata “Stern” di Wider Yachts, è disegnato dallo studio milanese Nauta Design e rappresenta anche il primo progetto di full-custom di nuova costruzione dopo la ricapitalizzazione della società avvenuta lo scorso anno con Marcello Maggi e W-Fin Sarl.
Il progetto sarà caratterizzato dal design del beach club brevettato da Nauta Design e denominato “The Island” che prevede un ponte di poppa espandibile con terrazze a baluardo pieghevoli che si collegano per fornire un unico spazio calpestabile. La piattaforma di poppa includerà una piscina con acqua di mare e fondo in teak che può essere sollevata e chiusa a filo del ponte. L’acciaio del nuovo 72 metri è stato tagliato presso gli stabilimenti nel porto di Marghera (Venezia).
Gli esterni del progetto Moonflower 72 sono stati anticipati da Wider Yachts come “caratterizzati da un design pulito e ordinato”, con una linea di murata smussata a metà nave e un ampio uso del vetro.
“Il Moonflower 72 ha tutte le caratteristiche di un design moderno e senza tempo, della vivibilità a bordo e della massima connessione con l’ambiente marino, peculiarità fondamentali di tutti i progetti Nauta”, ha affermato Mario Pedol, cofondatore e amministratore delegato di Nauta Design. “Con Wider abbiamo trovato il giusto cocktail di tecnologia e organizzazione del team per realizzare il progetto”.
Marcello Maggi, presidente di Wider, ha dichiarato: “Abbiamo investito molto nella ristrutturazione del cantiere in previsione di ordini come questo e grazie all’attuale management che lavora insieme da 30 anni, Wider è in grado di costruire il Moonflower 72 ai massimi livelli di qualità.”
Dal punto di vista dell’alimentazione Moonflower 72 avrà, come anticipato recentemente dal cantiere, un sistema di propulsione ibrido che comprende due generatori a velocità variabile da 1.860kW ciascuno e un banco di batterie al sodio-nichel da circa 1MW.
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