Il 54 metri Mustique fermato a Genova dalla Capitaneria
Il super yacht è stato fermato al Marina Porto Antico per violazioni alle norme internazionali sulla salvaguardia della vita umana in mare e la sicurezza della navigazione
Prosegue l’impegno della Capitaneria di Porto di Genova che, poco più di un mese dopo il fermo del megayacht Friendship avvenuto al Marina Genova ha arrestato un’altra nave da diporto, il 54 metri Mustique, stavolta alla Marina del Porto Antico, a pochissima distanza dal comando territoriale del corpo.
Per la Guardia costiera di Genova, che ha diffuso una nota al riguardo, si tratta della quinta unità fermata sulle trentatre ispezionate da inizio anno nell’ambito delle verifiche alle navi straniere che scalano i porti nazionali, meglio nota come Port State Control.
Il Mustique, 860 tonnellate di stazza, costruito dal cantiere americano Trinity Yachts e consegnato nel 2005, batte bandiera delle Isole Cayman ed è gestito da una società francese: è stato fermato per violazioni alle norme internazionali sulla salvaguardia della vita umana in mare e la sicurezza della navigazione.
L’ispezione si è protratta per tutta la giornata, durante la quale sono emerse varie irregolarità tra cui la protezione antincendio, gli equipaggiamenti di emergenza e la certificazione dell’equipaggio.
I controlli hanno riguardato diverse aree dello yacht tra cui: il ponte di comando, la sala macchine, il locale timoneria, i ponti esterni nonché gli spazi adibiti all’equipaggio ed ai passeggeri e si sono conclusi con un’esercitazione antincendio per verificare la capacità dell’equipaggio nella gestione delle emergenze.
Prima di poter essere visitato nuovamente dagli ispettori della Capitaneria ed essere autorizzato a riprendere il mare lo yacht dovrà ora rettificare tutte le irregolarità nonché essere sottoposto ad ispezione ed audit addizionali da parte della società di classificazione e delle autorità di bandiera.
L’ammiraglio Sergio Liardo, comandante del porto di Genova e direttore marittimo della Liguria, evidenzia che “L’attività ispettiva a bordo di navi straniere e italiane è uno dei compiti prioritari della Guardia Costiera a garanzia della sicurezza della navigazione, della protezione dell’ambiente marino e a tutela delle condizioni di vita e di lavoro degli equipaggi”.
“Nonostante l’intenso periodo estivo che ci vede impegnati su molteplici fronti il livello di attenzione del nostro personale è sempre alto. Il Port State Control è essenziale per assicurare che i traffici marittimi siano effettuati nel rispetto degli standard previsti, anche a garanzia degli armatori che operano navi sicure”, ha concludo l’ammiraglio.
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