Ad Arbatax manca un travel lift per varare un nuovo super yacht da 38 metri
Quelli attualmente in dotazione al porto sardo non consentono la movimentazione di scafi più larghi di 9 metri
Lungo le coste della Sardegna orientale, precisamente ad Arbatax, il cantiere Maori Yacht di Olbia ha quasi completato una nave da diproto da 38,1 metri del valore di una quindicina di milioni di euro che non può però toccare il mare. Il caso è stato riportato da La Nuova Sardegna che racconta come manchi un travel lift di dimensioni e capacità di sollevamento sufficienti a calare lo scafo in acqua. Più nello specifico il caso riguarda la ditta B Metal (con la sua divisione yacht che si affianca all’attività di metalmeccanica pesante) guidata dall’amministratore Luciano Balloi, che opera in zona industriale a Tortolì-Arbatax e che, entro aprile, dovrà mettere in mare questo lussuoso superyacht destinato a un armatore italiano.
“Il problema non sarebbe esistito se il Consorzio industriale provinciale Ogliastra (Cipo), che dispone di due travel lift da 60 e 200 tonnellate, avesse avuto un finanziamento da 4 milioni per acquistare un travel lift da 800 tonnellate” si legge sul giornale sardo.
“Speriamo che dal cantiere operativo Saipem, l’Intermare fabrication yard, possano aiutarci, considerato i grandi mezzi per la movimentazione che hanno, come le gigantesche gru” ha detto Luciano Balloi”, precisando che “rivolgersi a imprese specializzate che dovrebbero giungere appositamente ad Arbatax costerebbe delle cifre esorbitanti”.
Il vertice della società B Metal ha aggiunto in conclusione: “La cosa più rilevante, in tutta questa storia è che da tani anni si parla, a vari livelli, di grandissime potenzialità del settore, addirittura del Masterplan e del progetto per la creazione di un Metadistretto della nautica. Mentre poi non è possibile movimentare e quindi varare lussuosi yacht che superano le 200 tonnellate di stazza e hanno una larghezza di oltre 9 metri”.
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