Costantino: “Dal mercato una richiesta sempre più marcata di yacht dalle forme non convenzionali”
Intervista a tutto tondo con il numero uno di The Italian Sea Group che non teme un rallentamento del mercato dopo la pandemia e traccia la rotta da seguire
In occasione della pubblicazione dei risultati economici ottenuti da The Italian Sea Group nel 2021 (186 milioni di euro di ricavi, 28 milioni di Ebitda e portafoglio ordini a 827 milioni), l’amministratore delegato e fondatore Giovanni Costantino concede la sua prima intervista a SUPER YACHT 24 per parlare del futuro prossimo del cantiere e della produzione che verrà. Il 2021 stato un anno traordinario per l’azienda di marina di Carrara, sia dal punto di vista delle performance finanziarie, che dei nuovi ordini ottenuti che per l’acquisizione di Perini Navi al prezzo di 80 milioni di euro.
Costantino partiamo proprio da Perini Navi che è stata ufficialmente appena acquisita: quando e come il cantiere tornerà concretamente in attività?
“L’acquisizione di Perini Navi rappresenta un traguardo di eccezionale importanza strategica per The Italian Sea Group, sia in ottica di crescita, sia perché si sposa perfettamente con le nostre competenze nel settore della vela, già ampiamente riconosciute dal mercato e dai più autorevoli broker internazionali che hanno espresso un consenso totale e grande soddisfazione per le nostre scelte.
Siamo certi che ci sono tutti i presupposti per valorizzare gli storici marchi Perini Navi e Picchiotti Yacht come meritano.”
L’inattività dello stabilimento produttivo in questi ultimi anni quali criticità vi impone di superare?
“Il cantiere ha già ripreso le sue attività, nel cantiere di Viareggio continueremo a costruire yacht a vela di grandi dimensioni, mentre a La Spezia sposteremo la produzione dei Tecnomar for Lamborghini 63. Non ci sono particolari criticità, stiamo organizzando le attività in modo da poter gestire la produzione di tutti i brand in maniera efficace.”
Dei risultati 2021 di Tisg immagino possa ritenersi soddisfatto, è così?
“Il 2021 è stato un anno particolarmente significativo per The Italian Sea Group. I risultati odierni sono la testimonianza della nostra dimostrata capacità di crescita, volontà e continua ricerca dell’eccellenza, essendo riconosciuti come un’azienda solida e con standard di alto profilo. Abbiamo chiuso l’esercizio con ricavi pari a 186 milioni di euro, in crescita del 60,3% rispetto ai 116 milioni registrati nello stesso periodo del 2020, andando oltre i 170 milioni indicati nella Guidance 2021. L’Ebitda ha raggiunto i 28 milioni, raddoppiato rispetto ai 14 milioni di euro del 2020 e ben oltre la Guidance di 26 milioni precedentemente indicata.”
Uno dei prossimi obiettivi sarà quello di crescere nel settore dei grandi yacht a vela…
“La grande opportunità del 2021, rappresentata dall’acquisizione di Perini Navi, ha consolidato il nostro posizionamento anche nel segmento dei grandi yacht a vela, in cui avevamo già una presenza rilevante sin dalla prima metà del 2021, grazie alla produzione già in corso di uno dei catamarani a vela più grandi al mondo, di dimensioni pari a 46,5 metri di lunghezza e 18 metri di larghezza.”
Quali sono le sue previsioni per il 2022?
Per il 2022 prevediamo ricavi tra 280 e 295 milioni (+55% rispetto al 2021) e un Ebitda ancora in crescita al 15,5% anche a fronte del significativo aumento dei ricavi.
Ad oggi qual è il riassunto del portafoglio ordini e quindi del carico di lavoro per il gruppo?
“Secondo il Global Order Book 2022 siamo il primo cantiere italiano nella costruzione di navi sopra i 50 metri. Abbiamo raggiunto l’ottavo posto nella classifica generale in cui vengono elencati i cantieri che, rispetto alla lunghezza complessiva delle proprie commesse in costruzione, hanno performato in maniera più efficiente. Attualmente abbiamo in produzione 27 yacht.
In un mercato che sta tornando a crescere continueremo a rafforzare la nostra posizione tra i principali player mondiali, non solo in virtù dell’importante reputazione della nostra azienda, ma anche dell’elevato profilo qualitativo delle nostre navi riconosciuto a livello mondiale.”
Se la pandemia ha contributo al rilancio della grande nautica temete possa registrarsi un rallentamento della domanda di superyacht quando l’emergenza in atto auspicabilmente sarà terminata?
“Il comparto della nautica è tornato a essere molto dinamico. Il segmento degli yacht di grandi dimensioni si è dimostrato più resiliente rispetto ad altri settori, anche in considerazione del fatto che la clientela fidelizzata, internazionale, è costituita da soli Ultra High Net Worth Individuals, meno esposti a scenari economici recessivi.
La tendenza del mercato indica, a livello globale, una richiesta sempre più marcata di yacht dalle forme non convenzionali, tant’è vero che anche gli Explorer e i Supply Vessel stanno conquistando sempre di più il mercato sia per le loro performance sia per il layout particolare.”
In questo contesto The Italian Sea Group come si muoverà?
“Noi continuiamo a investire nell’innovazione stilistica e nella ricerca dei dettagli totalmente custom: ogni nostro yacht infatti è unico e non replicabile.”
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