Poerio (Tankoa): “Se Civitavecchia vuole un cantiere per yacht noi ci siamo”
Sarà da capire che cosa abbia in mente la port authority laziale per il futuro di quell’area oggi occupata dallo ‘scheletro’ di uno yacht
A poche ore di distanza dalla notizia della decisione di procedere con la revoca della concessione nei confronti del Gruppo Konig per l’area inattiva del cantiere Privilege, l’amministratore delegato di Tankoa Yachts, Vincenzo Poerio, affida a SUPER YACHT 24 una missiva da recapitare a Pino Musolino, vertice dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centro-Settentrionale.
“Dopo aver appreso la decisione di procedere con la revoca della concessione a Privilege vogliamo far sapere che l’interesse da parte di Tankoa Yachts per lo stabilimento e per l’area rimane. Se l’Autorità portuale decidese di riassegnare quell’area o comunque una porzione dello scalo di Civitavecchia alla cantieristica per i superyacht la nostra azienda è interessata, compatibilmente con il tempo necessario a riavviare l’attività dello stablimento produttivo” fa sapere Poerio.
Il presidente della port authority, Pino Musolino, rispondendo all’articolo di SUPER YACHT 24 sulla notizia della decadenza della concessione a Privilege ha ribadito che dal cantiere inteerssato al subentro non è pervenuto nessun atto concreto: “Difficile vedere sfumare qualcosa che amminstrativamente non è mai stato formalizzato/concretizzato”.
Tankoa Yachts, così come altri cantieri italiani, vive un momento di boom graie a un portafoglio ordini di super yacht già oggi ricco di commesse che assicurano lavoro per diversi anni a venire. A Genova Sestri Ponente il cantiere sorge su un’area di appena 11.000 metri quadrati con una banchina lunga 250 metri e larga 20 che consente l’ormeggio di imbarcazioni fino a circa 100 metri. Il cantiere Privilege a Civitavecchia sorge invece su un piazzale esteso per oltre 100.000 metri quadrati.
Resta a questo punto da capire che cosa abbia in mente la port authority laziale per il futuro di quell’area oggi occupata dallo ‘scheletro’ di uno yacht.
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