”In Italia serve una vera rete di porti per i megayacht”
Lo dice To Titi, neopresidente di Federagenti Yacht, che intende puntare su comunicazione e formazione
Fresco di nomina ma esperto del settore, Teodoro Titi è il nuovo presidente della sezione Yacht di Federagenti, organismo che rappresenta 65 agenzie marittime in tutta Italia specializzate soprattutto nel fornire servizi di assistenza alle imbarcazioni da diporto. Il suo mandato sarà biennale e, lo specifica subito in questa prima intervista pubblica concessa a SUPER YACHT 24, in continuità col lavoro svolto dal suo predecessore Gianni Gasparini, che ha guidato la sezione per otto anni “con grande impegno e facendo un lavoro eccellente, che ha posizionato gli agenti marittimi come soggetto autorevole nello yachting, non avendo paura di affrontare anche molte questioni di petto” sottolinea Titi.
Allora da dove partirà il suo lavoro, Titi?
“Ero già nel consiglio direttivo della sezione Yacht e ho seguito da vicino i progetti e le campagne che Federagenti ha portato avanti negli ultimi anni, soprattutto in relazione ai rapporti con le istituzioni e l’opinione pubblica: dobbiamo cercare di modificare la percezione che si ha della nautica”.
Il vecchio pregiudizio sulla nautica come un affare solo “per ricchi”, insomma…
“Esatto, purtroppo il nostro settore sconta ancora un’invidia sociale diffusa, pochi capiscono il potenziale che ha in un’ottica di sviluppo turistico avanzato”.
Su che piani bisogna intervenire, quindi?
“Innanzitutto su quello della comunicazione. L’obiettivo come associazione è fare un piano integrato e strategico che contribuisca a modificare quell’idea sbagliata della nautica di cui dicevamo. In alcune regioni, per dire, il turismo nautico non viene nemmeno segnato nelle statistiche ufficiali, penso ad esempio alla Puglia, in cui opero. Ovviamente ci è difficile far capire quanto possiamo valere in termini economici se non veniamo misurati. Dobbiamo quindi andare nei porti turistici e continuare a sensibilizzare operatori e istituzioni.”
Ecco, i porti e i posti barca: cosa pensate della nostra offerta ai diportisti?
“In Italia abbiamo molti marina attrezzati e di alto livello ma quello che manca davvero è una vera rete che li colleghi. Mi riferisco soprattutto a quelli in grado di accogliere i megayacht e garantire quindi servizi adeguati alla fascia alta e altissima degli armatori, mettendoci in vera competizione con paesi come Francia, Spagna, Montenegro e Croazia, per citare i più vicini”
In realtà porti ne abbiamo anche molti…
“Vero, ma soprattutto destinati alla nautica locale, alle barche piccole e piccolissime dei residenti, che ovviamente vanno tutelate ma senza dimenticare le esigenze di chi genera i maggiori indotti sul territorio e cioè i megayacht: troppo spesso sono costretti a stazionare nei porti commerciali. Dobbiamo poi riuscire a tenerli nei nostri porti anche d’inverno”
Ma gli agenti marittimi sono in grado di assistere adeguatamente questa clientela?
“Qui arriviamo al secondo piano si cui vogliamo operare, e cioè la formazione. E’ un tema fondamentale, il lavoro degli agenti che operano nello yachting per certi aspetti è molto diverso da chi si occupa di portualità. Sono differenti le normative e bisogna essere in grado di rapportarsi in modo efficace con Capitanerie e autorità portuali. Dobbiamo perciò formare, da soli o con partner che potremo individuare, una nuova classe di agenti marittimi giovani e competenti”
Bella sfida, visto che nell’attività quotidiana affrontate già diversi problemi piuttosto complessi..
“Sì, come Federagenti siamo abituati a trattare da sempre con soggetti come i ministeri per questioni di visti, permessi. ecc. Sia per uomini che per mezzi, e non è facile. Per fare un esempio stiamo lavorando in stretta collaborazione con le associazioni armatoriali per un problema legato ai visti rilasciati agli equipaggi stranieri, per il quale tutta la filiera rischia di perdere una grossa fetta di imbarcazioni che potrebbero scegliere di non approdare in Italia. Questo è solo un esempio del lavoro quotidiano che da sempre impegna non solo la sezione ma tutta la struttura di Federagenti”.
Un primo appuntamento per discuterne, per Titi e i suoi colleghi è quello dell’annuale meeting della divisione yacht, in programma ad aprile in Sardegna: l’obiettivo dichiarato è anche di allargare il più possibile la partecipazione alle attività anche alle associazioni territoriali.
CLICCA QUI PER ISCRIVERTI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPER YACHT 24