Per il charter di super yacht il 2022 si preannuncia un anno record
Fra i maggiori broker si registrano già aumenti nelle prenotazioni charter di oltre il 100% rispetto al 2021
Il 2022 preannuncia livelli record per il mercato del charter. A spingerlo sono vari fattori: aumento della ricchezza globale, frustrazione da Covid e rinnovata fiducia nei viaggi internazionali grazie al trend di allentamento nelle restrizioni iniziato nella seconda metà del 2021.
Fra i maggiori broker – riporta in questi giorni Boat International – si registrano già aumenti nelle prenotazioni charter di oltre il 100% rispetto al 2021 (Denison Yachting). Le previsioni sono di un 2022 con traffico più elevato rispetto agli ultimi 4 anni (Camper & Nicholsons) con aumenti del 25% per l’estate (Burgess) e ritorno a livelli pre-covid nelle prenotazioni (Edmiston). L’avvento dei vaccini a fine 2021 ha consentito di chiudere un anno problematico nel charger con un trend positivo che continua a registrare ottimismo per i progressi nelle cure e nella prevenzione del covid. La voglia di superare le frustrazioni subite dalla pandemia e di riprendere a viaggiare, grazie anche alle maggiori sicurezze, ha infatti stimolato i clienti a noleggiare ad ogni costo rendendoli pronti ad affrontare con ottimismo anche le eventuali positività al covid degli equipaggi.
A incidere positivamente nel settore è stato anche il notevole aumento della ricchezza globale verificatosi nell’anno pandemico. Secondo un report di Credit Suisse nel 2020, il numero totale di milionari globali è aumentato di 5,2 milioni portando “i membri del club” a 56,1 milioni, mentre il gruppo UHNW, definito come gli adulti con una ricchezza superiore a $ 100 milioni, è aumentato del 24%. Nuovi clienti facoltosi si
sono quindi affacciati al mondo del charter ritenendolo ideale come scelta di viaggio per il livello di sicurezza e protezione, flessibilità, oltreché per la possibilità di poter alloggiare offshore per lunghi periodi in ambienti lussuosi e con servizi di alto livello.
Il forte aumento della domanda nel charter ha quasi fatto scomparire sconti e offerte consentendo ai proprietari di noleggiare a prezzo pieno; dai broker di tutto il settore è unanime la segnalazione della carenza di yacht per le prenotazioni 2022 già occupate da quelle posticipate dal 2020 al 2021. Un problema – quello della carenza di yacht – costante in questo settore, ma già più evidente in questo inizio 2022 rispetto al solito. Secondo i broker c’è infatti una maggiore tendenza dei proprietari a mantenere gli yacht a disposizione delle loro famiglie – anche a causa del Covid – e a utilizzarli nei periodi di punta e per periodi lunghi. Inoltre garantire i loro equipaggi Covid-free ed affrontare le eventuali restrizioni li ha fatto desistere dal noleggiare i propri yacht.
Altro fattore che si evidenzia nel mercato del noleggio sono i molti nuovi proprietari asiatici: un fenomeno che ha fatto sì che gli yacht charter tradizionalmente situati nel Mediterraneo sono attualmente in Tailandia e Australia, cambiando di fatto l’offerta delle consuete destinazioni della stagione estiva.
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