Varo tecnico per il Class40 Maccaferri Futura del velista Luca Rosetti
Costruito dal cantiere genovese Sangiorgio Marine, il nuovo Musa40 da regata è un progetto di Gianluca Guelfi e Fabio D’Angeli e utilizza fibra di vetro, resina epossidica e alcuni elementi non strutturali in lino e resine termoplastiche per essere riciclabili

È stato varato il Class 40 Maccaferri Futura, il nuovo monoscafo del velista oceanico Luca Rosetti realizzato insieme ad Officine Maccaferri, platform company di Ambienta SGR S.p.A. e impegnata nel settore dell’ingegneria civile e ambientale. Il varo tecnico si è tenuto sulle banchine di Calata Gadda a Genova, davanti al cantiere navale Sangiorgio Marine che l’ha costruita. Il debutto in regata è previsto per il 19 maggio, quando Luca Rosetti salperà da Saint-Tropez per la Paprec 600. Disegnata da Gianluca Guelfi e Fabio D’Angeli, il Musa40 Maccaferri Futura è un’imbarcazione di 12 metri progettata per gareggiare nelle regate oceaniche di una delle classi più riconosciute del panorama velico offshore internazionale.
“Il varo di Maccaferri Futura rappresenta per me un momento di grande emozione e orgoglio. È il frutto di mesi di lavoro appassionato da parte di un team eccezionale, che, insieme a Officine Maccaferri, ha creduto in un progetto ambizioso fin dal primo giorno. È una barca bilanciata, veloce e progettata per dare il massimo in ogni condizione” ha commentato Luca Rosetti.
Maccaferri Futura è un Musa 2.0, evoluzione del primo Musa realizzato nel 2022 dal cantiere genovese. Il nuovo monoscafo, il sesto della serie, integra miglioramenti significativi e introduce una rinnovata distribuzione del centro di deriva e del centro velico, studiata per ottimizzare il bilanciamento e garantire prestazioni elevate in ogni condizione di mare e vento. Questo nuovo assetto consente un maggiore equilibrio tra le andature di bolina e portanti, rendendo l’imbarcazione ancora più versatile e competitiva anche in condizioni di vento sostenuto. Particolare attenzione è stata rivolta anche alla maneggevolezza della chiglia e alla capacità della barca di navigare con il pilota automatico, aspetto ormai imprescindibile nelle moderne regate oceaniche.
“Con Futura Sangiorgio Marine vara il suo sesto Musa40: un’imbarcazione che dimostra la grande capacità costruttiva del nostro team. Un progetto vincente che si presenta oggi in una versione Evolution con chiglia spostata verso poppa e albero avanzato per consentire performance ancora più spinte. Crediamo in Luca e siamo felici di poter dar forma ancora una volta al sogno oceanico di uno skipper nostrano” ha dichiarato Edo Bianchi, a.d. di Sangiorgio Marine.
“Con Maccaferri Futura ci poniamo un obiettivo che va oltre la singola barca: vogliamo spingere la Class 40 a riflettere su un’evoluzione del regolamento che incentivi la ricerca e l’uso di materiali sostenibili” ha aggiunto Rosetti.
Sostenibilità e innovazione sono i pilastri di Maccaferri Futura, che si distingue non solo per le performance sportive, ma anche per la ricerca avanzata sui materiali impiegati. Il monoscafo, costruito principalmente in fibra di vetro e resina epossidica, integra componenti realizzati con materiali innovativi ed ecosostenibili. Alcuni elementi non strutturali, infatti, sono stati sviluppati da Nlcomp (Northern Light Composites), azienda all’avanguardia nella ricerca di soluzioni sostenibili per la riciclabilità dei materiali compositi. Harken ha fornito una gamma di prodotti per l’attrezzatura di coperta, dai winch ai bozzelli, fino all’equipaggiamento di sicurezza. L’imbarcazione è stata rivestita con le vernici trasparenti bio-based di Stoppani, con il 30% delle materie prime utilizzate derivanti da fonti rinnovabili certificate, mentre North Sails ha fornito il set di vele, studiato su misura per garantire prestazioni e versatilità in regata.
“Questa barca rappresenta solo una parte di un progetto più ampio e ambizioso: un percorso che unisce competenza tecnica e sportiva, innovazione sostenibile e ricerca scientifica” ha concluso Rosetti -. Non vedo l’ora di mettere Maccaferri Futura alla prova in regata e condividere questa avventura con tutti coloro che l’hanno resa possibile”.
Oltre ai due designer, hanno lavorato al progetto Edoardo Bianchi, a.d. di Sangiorgio Marine, Alberto Monaco, capo cantiere, Alberto Riva, velista offshore che ha curato l’elettronica di bordo e Tommaso Stella, responsabile del rigging e delle cime ad alte prestazioni in collaborazione con Gottifredi Maffioli. In qualità di boat capitan, Yaël Poupon, già due volte campione in classe Laser, è stato al fianco di Luca Rosetti nell’organizzazione del lavoro di costruzione dello scafo. Giulia Albuzio, come team principal, supervisiona il progetto Maccaferri Futura mentre Paolo Bertazzoni, in qualità di resident manager, gestisce la logistica del team e il coordinamento operativo.
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