L’autorità portuale di Gioia vittoriosa in appello su Zen Yacht
L’ente annuncia l’accoglimento da parte della Corte d’Appello del ricorso contro le sentenze che accolsero le pretese del cantiere sulla debenza dei canoni

L’Autorità di Sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio (Gioia Tauro) ha reso noto di “esser tornata a vincere contro l’azienda Zen Yacht, patrocinata dagli avvocati Giacomo e Roberto Saccomanno”.
Secondo quanto riferito dall’ente “la Corte d’Appello di Reggio Calabria ha cristallizzato definitivamente la corretta posizione dell’Autorità di Sistema portuale nella definizione dei canoni demaniali e quindi nella gestione delle aree portuali dello scalo di Gioia Tauro, da anni contestata dal Gruppo Zen”.
Nella nota stampa appena diramata si legge in particolare che “con la sentenza n°301/2025, si pone la parola fine ad una controversia che ha visto in appello l’accoglimento della posizione dell’ente che si è opposto alle tre sentenze di primo grado che l’avevano visto parzialmente soccombente. Il Giudice d’Appello di Reggio Calabria ha riunito i tre procedimenti di primo grado, risalenti al 2017, 2019 e 2020, accogliendo il ricorso presentato dall’ente e condannando l’azienda Zen Yacht al pagamento dei canoni arretrati per un valore di oltre 397mila euro, a cui si dovranno aggiungere gli interessi (in fase di calcolo) e le spese di lite che ammontano a 15 mila euro”.
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