All’ultimo Benetti Yachtmaster in Marocco è entrato in scena anche il metanolo verde
Anticipata l’installazione nel cantiere di Livorno di un simulatore della sala macchine per aiutare i comandanti a familiarizzare con questo nuovo carburante

Sì è concluso a Marrakech, in Marocco, il consueto appuntamento annuale Benetti Yachtmaster 2025 del gruppo Azimut Benetti per il confronto con comandanti, surveyor, owner representative e professionisti del settore.
Con più di 200 invitati, le due giornate sono state organizzate all’insegna del dialogo e della condivisione di esperienze fra stakeholder.
La prima giornata, il 12 febbraio, è stata interamente dedicata a un’innovativa sessione di coaching. Attraverso un brainstorming collettivo, i partecipanti hanno condiviso idee e soluzioni per individuare aree di miglioramento, guidati da tre principi chiave: comunicazione, collaborazione e connessione. L’obiettivo è stato quello di favorire un dialogo aperto e costruttivo, promuovendo strategie innovative per rafforzare i rapporti tra colleghi e migliorare l’efficienza complessiva.
Nella seconda giornata tutti i partecipanti hanno potuto conoscere la visione futura di Benetti in termini di innovazione e design, sostenibilità e assistenza con il contributo di Lusben, la divisione refit del Gruppo. In un anno particolarmente significativo per il cantiere, l’amministratore delegato del Gruppo Azimut Benetti, Marco Valle, ha aperto la plenaria celebrando un quarto di secolo dello Yachtmaster e il suo profondo significato nel rafforzare le relazioni con gli stakeholder, ponendo anche l’accento sui successi del gruppo analizzando i risultati del Global Order Book rilasciati lo scorso dicembre.
Il general manager di Benetti, Massimiliano Casoni, ha focalizzato la conversazione sul valore strategico della collaborazione tra il cantiere e i principali attori dell’industria nautica, che deve essere fondato sulla fiducia e valori condivisi per riuscire a soddisfare gli armatori. Per consolidare questo rapporto ha condotto interviste utilizzando il Net Promoter Score (Nps), uno strumento che misura la soddisfazione dei clienti e utile per capire quanto siano propensi a raccomandare l’azienda. I risultati, insieme ad altri strumenti di analisi, hanno contribuito a identificare i punti di forza di Benetti e le aree in cui poter migliorare.
A supporto di questa strategia il general manager Massimiliano Casoni ha affermato che “il successo di Benetti si fonda su un dialogo costante con i diversi player, tra cui i comandanti, che hanno un ruolo chiave nel trasferire al costruttore le reali esigenze di bordo. Uno scambio continuo che va oltre la semplice consegna di un prodotto: l’obiettivo di Benetti è creare yacht su misura, capaci di rispondere alla necessità specifiche di armatore, comandante ed equipaggio, garantendo un’esperienza di navigazione esclusiva”.
Il portafoglio ordini di Benetti, che arriva fino alla fine del 2028, è stato mostrato dal direttore vendite Daniela Petrozzi. Sono previsti 60 yacht in costruzione e su ordinazione, ognuno di questi personalizzato dal cliente, per un totale di oltre 2,7 km di lunghezza. La distribuzione per aree geografiche del backlog vede in sequenza l’Europa (35%), Mea e Apac (33%), Americas (32%). Alla chiusura del 75% di questi contratti, ha detto Petrozzi, hanno contribuito comandanti, broker e surveyor con cui Benetti collabora.
Sebastiano Vida, responsabile del prodotto di Benetti, ha focalizzato il suo intervento sulla responsabilità che il cantiere ha verso gli armatori per fornire loro uno yacht che includa “design eccezionale, artigianato e qualità italiana, innovazione tecnologica all’avanguardia, impegno rivolto alla sostenibilità e soluzioni su misura con opzioni di personalizzazione uniche”. Per questo è stato lanciato il progetto “Perspective from the Bridge” con il quale si raccoglie il punto di vista dei comandanti attraverso roundtable focalizzate su temi quali innovazione, sostenibilità e insight sul modo di vivere lo yacht di ogni armatore. Nell’occasione Vida ha illustrato i progetti presentati al Salone di Monaco lo scorso settembre.
La Green Route di Benetti è stata presentata da Gilberto Francesini (Benetti R&D project manager) e Marco Coiatelli (Benetti custom head of engineering) anticipando anche gli sviluppi futuri. Nell’impegno ventennale del cantiere i più recenti sviluppi portati avanti dall’ufficio R&D del Gruppo Azimut|Benetti si sono concentrati sullo studio dei combustibili alternativi che ha portato all’adozione dell’Hvo, biocarburante da materie prime rinnovabili che permette di abbattere le emissioni di CO2 fino al 90% rispetto al mix fossile di riferimento, a seconda dei materiali utilizzati per la sua produzione.
L’Hvo è indicato come la soluzione ideale oggi ma, data la limitata disponibilità di materie prime per produrlo, l’ufficio R&D di gruppo ha condotto nuovi studi sul metanolo verde prodotto da fonti rinnovabili che sarà implementato sugli yacht Benetti già a partire dal 2025. Un simulatore della sala macchine al metanolo (basato su un nuovo progetto di 68 metri) sarà installato a Livorno proprio per aiutare i comandanti a familiarizzare con questa nuova soluzione, analizzandone funzionalità, sicurezza e gestione.
Pierluigi Rago, Benetti Class warranty manager, e Luigi Spina, Benetti Custom warranty manager, hanno illustrato un pilastro della strategia Benetti, i nuovi programmi di assistenza dedicati ad armatori ed equipaggi per le linee di yacht Class e Custom, per offrire un supporto costante secondo i più elevati standard del cantiere, ovunque si trovi l’imbarcazione e non limitati alla fase di new build, ma durante l’intero ciclo di vita dello yacht, con un’assistenza personalizzata. Per questo, ogni unità beneficia della presenza di un service manager dedicato durante il periodo di garanzia e una rete globale di service point progettata per garantire interventi tempestivi e altamente specializzati attiva in diverse aree del mondo, non solo presso l’hub di Livorno ma nelle Americhe, in Medio Oriente e nella regione Asia Pacific.
Ferdinando Pilli, direttore generale Lusben da settembre 2024, in Marocco ha illustrato i cambiamenti in essere della divisione Lusben, i nuovi servizi e le nuove infrastrutture dopo la conclusione degli investimenti del piano triennale per 12 milioni di euro e ha anticipato i progetti futuri previsti nel sito di Livorno a supporto di comandanti ed equipaggi. “Stiamo ancora investendo per rendere più piacevole la permanenza di comandanti ed equipaggi e siamo sicuri che tutto questo, insieme alla qualità del nostro lavoro, consentirà a Lusben di confermarsi come l’ub di refit di riferimento in tutto il Mediterraneo” ha detto Pilli.
“Grazie all’expertise consolidata e alla conoscenza approfondita del prodotto Benetti – che nasce dell’appartenenza allo stesso gruppo – Lusben è in grado di gestire la manutenzione degli yacht anche oltre il periodo di garanzia” ha dichiarato Gianni Paladino, direttore commerciale di Lusben. “A partire dal 2025 l’azienda assumerà la gestione del servizio after-sales per Benetti, offrendo un supporto completo e integrato per la manutenzione, l’assistenza e il refit delle imbarcazioni”. Come confermato da Andrea Moschese, rtice della divisione after sales service, il nuovo hub garantirà servizi dedicati anche dopo il periodo di garanzia, attraverso un contratto di manutenzione quinquennale che includerà piani di manutenzione preventiva e correttiva, servizi di refitting e un supporto integrato per la fornitura di parti di ricambio, documentazione e consulenza tecnica; i clienti potranno beneficiare di un’assistenza globale altamente specializzata.
Nella seconda parte della giornata i partecipanti sono stati impegnati in attività di team building all’interno della Medina di Marrakech: un’opportunità per favorire interazioni e creare connessioni autentiche basate su una condivisione di valori.
Il 2 e 3 aprile lo Yachtmaster si ripeterà a Miami.
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