Deprati (Baglietto) “Il confronto militare – yachting tra comfort e sicurezza”
Il numero uno del cantiere spiega a SUPER YACHT 24 come le due divisioni, seppur distinte, dialoghino per migliorare i rispettivi progetti

In 170 anni di storia e di yacht, Baglietto è diventato un simbolo del made in Italy e della nautica mondiale. A fianco a modelli entrati nella leggenda, e raccolti in un libro edito da Rizzoli, Baglietto vanta anche una produzione di unità militari, destinate alla Difesa. SUPER YACHT 24 ha intervistato l’amministratore delegato Diego Deprati, che ha anticipato i prossimi progetti del cantiere.
Deprati, in che modo la consolidata attività di Baglietto nel settore Difesa ha contribuito a migliorare la divisione yachting?
“Tra i due settori ci sono stati e ci sono diversi scambi, tra cui sicuramente una tematica come quella del comfort. Dal settore yacht a quello della Difesa arrivano indicazioni in tema di comfort, quindi sistemi di stabilizzazione, sistemi di insonorizzazione per rendere la navigazione sempre più confortevole. Invece, per quanto riguarda la tecnologia, lo scambio è al contrario, in modo che la progettazione dei nostri yacht raggiunga un livello molto più spinto, per quanto riguarda le caratteristiche, le performance e l’affidabilità dei sistemi”.
I progettisti sono gli stessi?
“C’è una sinergia forte, abbiamo due uffici tecnici separati. Quello dello Yachting non si sovrappone mai con quello della Difesa. Però c’è un forte interscambio. Abbiamo due uffici tecnici rigidamente separati, proprio come tipo di approccio mentale, però impegnati in un dialogo sempre più sempre più fitto, che porta sempre a portare migliorie i nostri prodotti”.
Avete appena consegnato due unità da sbarco…
“Sono due combat boat propedeutiche a un nuovo progetto, che si chiamano ‘The landing craft’, sulla quale stiamo lavorando. Sarà un nuovo progetto che stiamo proponendo alla Marina Militare per tutte le navi di nuova generazione. Saranno unità landing craft, per il trasporto di personale e grosse attrezzature, come un carro armato o una ruspa di 50-60 tonnellate, e con performance molto
alte, fino a 30-35 nodi. Di fatto saranno dei trimarani veloci per il trasporto di carichi importanti”.
Quindi saranno differenti dalle due unità che avete realizzato per Nave Trieste…
“Questa è una tipologia nuova, mentre quelle di Nave Trieste sono progetti passati che abbiamo in produzione. È una piattaforma multiruolo, che può essere utilizzata dalla nave madre, per lo sbarco dei Fanti di Marina, ma anche dall’ambulanza o dai vigili del fuoco. Quindi piattaforma unica per dare anche vantaggi a livello logistico nella gestione degli equipaggi e delle scorte di magazzino. Anche le nuove unità saranno una tipologia di imbarcazione medio-grande, da 30-35 metri, a elevatissimo contenuto tecnologico”.
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