Bayesian: fissato a dopo la metà di aprile il recupero del relitto
Verrà prima smontato e recuperato l’albero maestro di 72 metri, successivamente lo scafo. Il tutto sarà poi probabilmente trasferito nel porto di Palermo dove inizieranno le indagini

C’è un periodo di riferimento per il recupero dello yacht Bayesian affondato al largo di Porticello, a Palermo: le operazioni prenderanno il via dopo metà aprile; lo riferisce Reuters.
La fonte dell’agenzia inglese, vicina alla vicenda, ha fatto sapere anche le modalità con le quali sarà effettuato il recupero del superyacht affondato lo scorso agosto, in cui persero la vita il magnate della tecnologia britannico Mike Lynch e altre sei persone, e che da allora si trova adagiato sul lato destro a una profondità di circa 50 metri nel porto siciliano: al Bayesian verrà inizialmente smontato l’albero maestro di 72 metri, successivamente inizieranno le operazioni di recupero del relitto. Con probabilità il relitto sarà successivamente portato nel porto di Palermo, a circa 8,4 miglia nautiche di distanza, dove le indagini si concentreranno nella ricerca della causa del disastro e nel recupero di eventuali dati sensibili presenti a bordo.
Il tragico evento avvenuto il 19 agosto 2024 durante una tempesta inaspettata e violenta, ha lasciato infatti molte perplessità sulle reali cause che lo hanno provocato, e solo con il recupero a secco del relitto, sostengono gli inquirenti, le indagini potranno essere concluse.
Il progetto di recupero, selezionato dalla procura e dalla guardia costiera italiana, è guidato da Tmc Marine Consultants Ltd, che – fa sapere Reuters – non ha risposto al momento alla richiesta di commento.
Ricordiamo che erano stati presentati altri piani di salvataggio, che prevedevano di far ruotare lo yacht di 55,9 metri, che pesa 534 tonnellate, di quasi 90 gradi sul fondale marino senza smantellarne l’albero, ma – secondo la fonte – sono stati respinti per la complessità della procedura.
Sul Bayesian, al momento dell’affondamento, c’erano ventidue persone. Quindici sono sopravvissuti (tra cui nove dei dieci membri dell’equipaggio e la moglie di Lynch, proprietaria della compagnia che gestisce il superyacht). Insieme a Mike Lynch morì anche la figlia Hanna di 18 anni.
Ad oggi tra gli indagati dalla procura di Termini Imerese, vi sono il capitano James Cutfield, l’ingegnere navale Tim Parker Eaton e il marinaio di guardia notturna Matthew Griffiths. L’accusa è sospetto di omicidio colposo e naufragio.
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