Fulvia Linari racconta e spiega il suo ingresso nella Sea Metria di Alessio Zucchi
Intervista ai vertici della società che finora ha gestito barche fino a 50 metri ma potrebbe presto curare un progetto di uno yacht da 85 metri

Fulvia Linari entra a far parte della società di Yacht Management Sea Metria. Linari inizia la propria carriera nel mondo dello shipping in alcune aziende genovesi per poi fondare assieme a Luigi Negri (Gruppo Finsea) la Medmar Tramp. Prosegue mettendosi in proprio con l’agenzia marittima San Giorgio Shipping e Yachting Services, con la quale si specializza nel settore degli yacht. Dopo 16 anni, vende la società alla I.L. Investimenti della famiglia Schenone e, contrariamente all’idea iniziale di ritirarsi dagli affari, accetta di collaborare nel ruolo di consulente presso Sea Metria, azienda di Yacht Management dell’ingegnere navale Alessio Zucchi. Proprio i due protagonisti dell’azienda raccontano in questa intervista a SUPER YACHT 24 passato, presente e futuro dell’attività.
Ingegner Zucchi, quali tipi di servizi offre Sea Metria ai propri clienti?
Alessio Zucchi: “Seguiamo le nuove costruzioni di yacht e i refit per i nostri armatori. Negli ultimi tre anni, ci siamo dedicati a una gestione a 360 gradi dei loro yachts, offrendo un servizio completo di Yacht Management che include progettazione, realizzazione, manutenzione, reclutamento e gestione dell’equipaggio, oltre all’elaborazione del budget. Per i nostri clienti storici, continuiamo a fornire anche il servizio di perizia assicurativa.”
Quali tipologie di yacht e di cliente prevalgono nella vostra attività?
Fulvia Linari: “Fino a oggi, Sea Metria ha gestito barche fino a 50 metri, ma recentemente siamo stati contattati per curare un progetto di una barca di 85 metri, un’iniziativa di dimensioni significativamente maggiori rispetto al consueto. Tra i nostri clienti ci sono sia coloro che utilizzano lo yacht privatamente, sia grandi imprenditori con diverse attività, tra le quali quella di charter con yacht di altissimo livello.”
Come affronterete questo nuovo progetto di 85 metri?
F.L.:”Come sempre, dedicheremo la massima attenzione, precisione e puntualità a ogni aspetto del nostro lavoro, concentrandoci sui dettagli più minuti. Questa è la filosofia di Sea Metria che applichiamo a tutte le nostre attività, indipendentemente dalle dimensioni delle imbarcazioni. Anche se il numero di persone coinvolte può variare a seconda delle dimensioni del progetto, il nostro approccio rimane costante. Finché Sea Metria rimarrà una società boutique, ogni cliente sarà seguito e compreso a fondo, permettendoci di soddisfare ogni esigenza in modo efficace. Quando e se l’ingegner Zucchi deciderà di apportare cambiamenti, sarò sempre pronta a intraprendere nuovi progetti con lui. La fase progettuale è fondamentale per me, poiché credo fermamente che la magia risieda nel ‘fare’. Inoltre, ritengo essenziale avere accanto una persona come lui, razionale e capace di mantenere il giusto distacco per una valutazione obiettiva.”
Qual è il valore distintivo che vi separa dai vostri competitors?
F.L.: “In questo settore, come in molti altri, i contatti sono fondamentali. È essenziale saperli selezionare e valutare. Siamo ben inseriti nel mercato, abbiamo contatti con le più grandi realtà dello yachting, e continuiamo a crescere in questo ambito. La nostra attenzione al dettaglio colpisce i clienti e la nostra forte esperienza ci consente di adattare i progetti alle esigenze di qualsiasi armatore.”
A.Z.: “Sea Metria si distingue per il rapporto stretto che riesce a instaurare con i propri armatori. Siamo sempre disponibili, 24 ore su 24, per rispondere alle loro esigenze; questa disponibilità è un valore aggiunto che ci viene riconosciuto dagli stessi nostri clienti.”
Come riuscite a soddisfare le esigenze dell’armatore in quello che è l’aspetto forse più complesso, cioè quello della formazione di un valido equipaggio?
F.L.: “Collaboriamo con un team di professionisti con cui abbiamo instaurato rapporti di fiducia e amicizia nel tempo. Incrementiamo la nostra struttura, che abbiamo creato negli anni, con la ricerca costante di persone valide.”
Qual è il vostro pensiero sulla crescente importanza della cyber sicurezza nel settore nautico?
F.L.: “Nella mia esperienza precedente, abbiamo subito un attacco informatico e abbiamo adottato tutte le misure necessarie per proteggerci. Attualmente, nella nautica, la sensibilità verso questo problema si riscontra soprattutto in chi gestisce imbarcazioni di grandi dimensioni, ma non è scontata e dipende da vari fattori, come il background informatico degli addetti, il profilo del comandante, gli ospiti che saranno a bordo. Come Sea Metria ci impegniamo a garantire la massima protezione ai nostri clienti e stiamo lavorando con dei professionisti per offrire questo ulteriore servizio.”
Come siete distribuiti sul territorio nazionale e quali sono i vostri progetti di espansione?
A.Z.: “In questo momento siamo in quattro su Genova, ed abbiamo una persona a Olbia e una a Napoli. Il nostro obiettivo è espanderci e per questo stiamo valutando l’area più idonea.”
Quali tendenze state riscontrando nel settore?
F.L.: “Stiamo notando una crescita delle dimensioni delle barche, con richieste sempre più specifiche. Le imbarcazioni più ‘accessibili’ stanno scomparendo, mentre aumentano quelle acquistate come investimenti commerciali e da utilizzare a noleggio.”
A.Z.: “Per quanto riguarda le barche di altissimo livello la crescita riguarda tutte le dimensioni. Anche i modelli di 15 metri possono raggiungere valori intorno ai 2 milioni di euro, una cifra che un tempo sarebbe stata impensabile. Chi ha le possibilità attualmente sta investendo nel settore somme molto importanti.”
F.L.: “Crescono le dimensioni degli yacht perché offrono opportunità di noleggio a tariffe elevate; un gigayacht di 100 metri può essere noleggiato per oltre 750.000 euro a settimana, consentendo all’armatore di coprire gli elevatissimi costi di gestione, se non addirittura di guadagnare. Succede che normalmente, dopo un gigayacht da 100 metri, l’armatore ordini un modello di 110 metri, e così via. Che il settore sia in una fase molto positiva lo dimostra anche il fatto che una banca, con cui siamo in contatto, ci ha chiesto di favorire il proprio ingresso nello yachting, riconoscendone l’importanza attuale. Vivo questo momento con molta soddisfazione, perché mi offre l’opportunità di ‘costruire’, e sono onorata dall’offerta dell’ingegner Zucchi. È emozionante lavorare in un contesto che ha queste potenzialità di crescita.”
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Fulvia Linari