Alfa Nero: storia di un megayacht tra sanzioni e controversie legali
Sembra non avere mai fine la vicenda dell’Oceanco sequestrato nel 2022 ad Antigua, tra aste, vendite e rivendicazioni legali
Alfa Nero, lo yacht di 81 metri di Oceanco, balzato agli onori della cronaca nel 2022, torna in questi giorni a far parlare di sé. Lo yacht di proprietà (accertata nel tempo) dell’oligarca russo Andrey Guryev venne sanzionato dagli Stati Uniti dopo l’avvio della guerra in Ucraina e fermato nel porto di Falmouth Harbor nell’isola di Antigua. Nel corso di questi anni è stato oggetto di vari avvenimenti e controversie.
Ripercorrendo brevemente la storia, Guryev inizialmente negò la proprietà dello yacht, che di conseguenza venne considerato abbandonato e sequestrato insieme al suo equipaggio dalle autorità di Antigua. A causa dei costi elevati di mantenimento, stimati fino a 100.000 dollari al mese, il governo di Antigua e Barbuda prese la decisione di metterlo all’asta. Asta che si concluse con l’aggiudicazione a Eric Schmidt, amministratore delegato di Google, per oltre 67 milioni di dollari, ma che ebbe vita breve, perchè la transazione venne bloccata dalla figlia di Guryev, che rivendicò la proprietà dello yacht. Di conseguenza, Schmidt rinunciò all’acquisto.
La storia ha avuto un ulteriore sviluppo nel luglio 2024, con la vendita a un acquirente presumibilmente turco, tramite la società di intermediazione Northrop & Johnson, per una cifra ridotta a 40 milioni di dollari. Vendita, secondo i media locali, motivata dalla necessità di coprire gli stipendi dell’equipaggio e i debiti verso altri creditori.
Sia il sequestro che la vendita dello yacht, secondo l’antiguanewsrom, sono stati contestati dalla figlia di Guryev, Yulia Gurieva-Motlokhov, e dalla Flying Dutchman Overseas Limited, insieme alla società Vita Felice, proprietaria di alcuni quadri presenti negli arredi di Alfa Nero. I suddetti hanno chiesto una ‘verifica della costituzionalità degli atti’ in relazione al Port Authority Amendment Act 2023. La sentenza dell’Alta Corte dei Caraibi orientali, che dovrà chiarire le responsabilità delle parti coinvolte, è attesa per il prossimo febbraio.
Nel frattempo, riporta l’antiguaobserver.com, Northrop and Johnson ha stimato che i costi di manutenzione di Alfa Nero sono stati di circa 1,7 milioni di dollari durante la sua permanenza nel porto di Falmouth e ha informato che la nave, dopo la vendita, è tornata più volte nelle acque di Antigua.
La notizia di questi giorni, in attesa della sentenza del tribunale prevista a febbraio, proviene dall’amministratore dell’Autorità portuale di Antigua, Darwin Telemaque che, in colloquio con Boat International, ha affermato che “qualsiasi sarà la sentenza che verrà emessa non influirà sulla proprietà attuale dello yacht, ma esplorerà solo se il governo dovrà risarcire il precedente proprietario dello stesso. La sentenza non avrà nulla a che fare con l’attuale proprietario e con la nave stessa, perché la vendita è definitiva e Alfa Nero non potrà essere nuovamente sequestrato o venduto all’asta”.
Alfa Nero è stato consegnato da Oceanco nel 2007. Progettato dal duo Nuvolari Lenard, ha gli interni curati da Alberto Pinto. Il megayacht può accogliere 12 ospiti in sei suite oltre a 28 persone di equipaggio. E’ dotato di una piscina ad azionamento idraulico e di un eliporto sul ponte di poppa. Alimentato da due motori Mtu naviga a velocità di crociera di 17 nodi mentre a 14 nodi ha un’autonomia di 5.550 miglia nautiche; può raggiungere la velocità massima di 20,0 nodi. Attualmente, secondo il sito VesselFinder, il megayacht sta navigando nel mar dei Caraibi.
C.G.
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