Andrea Pirro: con il progetto SNO Marine Service la crescita di Olbia e del territorio
L’imprenditore illustra le peculiarità di quello che potrà diventare uno dei più grandi marine service a livello mondiale
SNO Marine Center è l’ambizioso progetto di quel distretto della nautica olbiese sul quale i fratelli Francesco ed Andrea Pirro stanno lavorando da tanti anni e che, una volta realizzato, per la sua estensione e capacità di servizi potrà diventare uno dei più importanti al mondo. SUPER YACHT 24 parla dello stato dell’arte, dei previsti avanzamenti e delle potenzialità del progetto con Andrea Pirro.
Signor Pirro cosa prevede il progetto nel dettaglio e qual è il suo stato dell’arte?
Il progetto complessivamente prevede lavori in area privata, lungo la strada, dove sorgerà un piccolo centro commerciale con negozi di alta gamma, e lavori sul fronte mare, che prevedono un ampliamento di piazzali, strutture coperte e banchine rispetto a quelle già disponibili asservite al nostro attuale cantiere SNO Service.
L’area complessivamente tra la struttura esistente e quella interessata ai lavori supera i 200.000 m². Abbiamo ottenuto le autorizzazioni necessarie per la parte a terra ed i lavori già avviati stanno procedendo nei tempi previsti.
Il progetto prevede inoltre, una volta ottenute le autorizzazioni necessarie, di procedere verso il mare, con le infrastrutture destinate al service di grandi navi.
Siete quindi in attesa di avere i permessi lato mare: cosa prevedete?
Stiamo lavorando per avere in futuro anche ormeggi per barche molto importanti, intendo mega e giga yacht di oltre 100 metri. Attualmente ormeggiamo yacht fino ai 70 metri. Naturalmente stiamo procedendo seguendo tutte le normative necessarie e continueremo a farlo anche in futuro. Auspichiamo di riuscire a raggiungere il prima possibile il nostro obiettivo che è quello di completare, con i suoi oltre 200.000 mq, uno dei centri di marine service più importanti a livello mondiale.
Qual è l’impatto economico previsto per il territorio?
Portare a compimento il nostro progetto in un’area così vasta e con un fronte mare a disposizione, che dispone complessivamente di oltre 60.000 metri quadrati di zone coperte piazzali attrezzati, significa realizzare un’opera che darà lavoro a centinaia di persone.
Inoltre il progetto prevede anche l’apertura verso altre aziende manifatturiere del settore nautico che collaboreranno con noi.
I corsi universitari di ingegneria navale iniziati nell’ottobre scorso, aiuteranno i giovani a crescere nella cultura e nella professionalità contribuendo ad uno sviluppo ancora maggiore del distretto della nautica, della città e di tutto il territorio; sarà quindi un grande vantaggio per tutti.
Ritengo che la città di Olbia stia crescendo e, nella cantieristica navale in particolare, stia facendo passi da gigante; questo perché possiede strutture all’avanguardia che difficilmente si trovano in altre parti d’Italia così come in Europa e negli Stati Uniti. Crescendo anche nel livello di professionalità del personale, grazie alle scuole tecniche specializzate e alle facoltà universitarie, completeremo il cerchio.
In SNO avete già assunto nuovo personale?
Abbiamo già attivato le procedure per trovare il personale necessario, iniziando dai figli dei nostri dipendenti, per continuare nella tradizione. Riteniamo tutto questo molto positivo e siamo fiduciosi in un ulteriore rapida crescita poiché la domanda verso il nostro lavoro è alta. Qui stanno costruendo i maggiori cantieri ed il nostro obiettivo rimane quello di lavorare insieme alle istituzioni del territorio, che ringrazio per la disponibilità dimostrata in questi anni, per far crescere anche l’occupazione locale, vocata per sua stessa natura al turismo nautico.
Quali sfide affrontate nello sviluppo del progetto?
Le sfide fanno parte dei progetti imprenditoriali e maggiori sono le dimensioni delle realizzazioni, maggiore è l’entusiasmo nel portarli a termine. Abbiamo investito risorse finanziarie molto importanti per l’area ex Palmera per realizzare le bonifiche necessarie perché crediamo nelle potenzialità di questo progetto.
Qual è la sua visione per il futuro di SNO Marine Center e quale ruolo auspica per la Sardegna in questo contesto?
Auspico che le straordinarie imbarcazioni tra le più belle al mondo che attualmente navigano le nostre acque solo per pochi mesi all’anno e che a fine stagione si dirigono verso la Spagna o la Francia a causa della mancanza di infrastrutture adeguate, possano invece sostare nella bellissima regione della Sardegna permettendo al territorio di beneficiare di significative ricadute economiche.
Con una sinergia tra tutti gli attori coinvolti, possiamo trasformare la nostra terra in un’eccellenza, generando effetti straordinari per l’economia della regione.
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