Caronna (Maiora): “Nel 2025 nuovi modelli e deciso rafforzamento per il brand”
Investimenti in strutture, capitale umano e prodotto. L’obiettivo per il nuovo anno è aumentare la produzione grazie anche all’ampliamento della gamma e dei siti produttivi
Dopo le recenti acquisizioni degli stabilimenti ex Perini ed ex Picchiotti a Viareggio, Next Yacht Group, proprietaria dei marchi Maiora e AB Yachts, sta continuando a investire con l’obiettivo di aumentare la produzione ed essere sempre più vicino ai suoi armatori. SUPER YACHT 24 ha parlato con Daniele Caronna, responsabile vendite di Maiora, per capire progetti e sviluppi futuri di uno dei brand più longevi della nautica italiana.
Quali sono stati gli investimenti più importanti?
“Il nostro azionista ha effettuato investimenti significativi in diversi settori del gruppo, in particolare in ambito immobiliare e nelle risorse umane. Sono state acquisite aree strategiche a Viareggio, inclusi gli spazi ex Picchiotti, dove attualmente si trovano gli uffici e tutto l’head quarter, ed ex Perini, un palazzo di vetro con una posizione privilegiata. È previsto nel primo quarter del 2025 il completamento della ristrutturazione di spazi industriali e uffici e la creazione di un’area showroom per accogliere i clienti e mostrare il prodotto nel miglior modo possibile. Gli investimenti servono a supportare la crescita dell’azienda, l’aumento della produzione e la presentazione dei nuovi modelli”.
E per le risorse umane?
“Quello sul capitale umano è l’investimento più importante. Stiamo creando un gruppo con un’età media giovane e una splendida energia che è in continua crescita con 3/4 assunzioni a settimana, inserendo però diverse figure professionali con solide esperienze nel settore nautico. Continueremo il rafforzamento dell’ufficio tecnico e nella primavera del 2025 la squadra sarà pressoché completa”.
Come si è trasformato il gruppo di lavoro?
“Da quando Next Yacht Group ha acquisito i marchi Maiora e AB Yachts quattro anni fa siamo passati da 46 unità a 110, un incremento superiore al 100% e il capitale sociale è passato da 1 a 27 milioni di euro. Indicazioni chiare della volontà di crescita continua”.
Parliamo di produzione e di come è organizzata.
“Grazie agli investimenti, l’obiettivo del 2025 per il marchio Maiora è incrementare decisamente la produzione rispetto al 2024. Attualmente a livello di gruppo abbiamo 24 unità in costruzione distribuite tra laminazione e allestimento e 11 di queste saranno varate nel corso del prossimo anno. Per quanto riguarda l’organizzazione, manteniamo lo schema di tener fuori la lavorazione dei materiali compositi e i grandi processi di laminazione, che rimangono a Massa, mentre l’allestimento continuerà come sempre a Viareggio nei nostri diversi siti”.
Come si è chiuso il 2024?
“Le vendite, con una gamma ancora in fase di sviluppo, hanno dato fiducia al brand con clienti che hanno contattato direttamente l’azienda e questo è un bel segnale. Anche i recenti saloni nautici sono stati positivi, grazie sia alla clientela storica e affezionata che ci ha chiesto delle novità in arrivo sia a nuovi armatori che hanno sentito parlare di Maiora, che hanno viste le barche o che le hanno utilizzate per il charter”.
Come sta evolvendo la gamma?
“La flotta è attualmente composta dal Maiora 30 e dall’Exuma 36, il restyling del 35 che abbiamo presentato allo scorso salone di Fort Lauderdale, negli Stati Uniti. Abbiamo fatto un aggiustamento sulla lunghezza fuori tutto e aggiornato forme e contenuti dello yacht, stiamo già costruendo due unità con la prima che andrà negli Stati Uniti. Poi avremo due grandi novità che sveleremo nel primo semestre 2025”.
Che barche saranno?
“Saranno yacht molto eleganti nella tradizione di Maiora, capaci di andare oltre le mode. Avranno i nostri segni distintivi: ampi spazi interni, vivibilità, grandi finestrature e la possibilità di una vera customizzazione per la quale siamo ben attrezzati sia con i designer interni sia con le collaborazioni che abbiamo oggi, Quarto Stile per gli esterni e Acube Design per gli interni, due società giovani con idee entusiasmanti che hanno perfettamente chiaro come evolvere la gamma per rispettare quello che a Maiora viene riconosciuto”.
Riguardo la propulsione?
“Per la gamma Maiora l’obiettivo è una velocità di crociera di 21-22 nodi e una massima di 24-25. La serie Exuma si distingue invece per velocità elevate di 34-35 nodi grazie alla propulsione a idrogetti che già usiamo per tutta la gamma AB e sulla quale ci sentiamo di essere tra i migliori conoscitori. Anche perché la proposta è dedicata anche ad armatori giovani attratti sia dalle forme classiche sia dalla possibilità di muoversi velocemente. Gli Exuma sono spinti da tre motori con propulsione a idrogetti. Un’altra prerogativa di questa gamma è il pescaggio ridotto: con una profondità massima di 1,40 metri Exuma è una perla per i Caraibi e tutte le zone con bassi fondali”.
Quali sono i punti di forza di Maiora?
“Altezza interna, grandi vetrate, continuità tra zone esterne e interne, assenza di gradini tra pozzetto e prua e infine una grande capacità di customizzazione. Maiora è un brand che si gode i suoi 50 anni vantando un’esperienza e una qualità fuori dal comune. La qualità riguarda tutto il processo dalla progettazione alla costruzione e allestimento. Chi sale a bordo del nostro fly si entusiasma per l’organizzazione degli spazi, i volumi e la luce. Sono yacht imponenti, dai grandi volumi e un’altezza estremamente comoda: in tutti gli spazi arriviamo infatti a 2,10 metri, perfino nei vani tecnici. Sono barche apprezzate anche per il charter grazie alla buona separazione tra le diverse aree dello yacht”.
Fin dove si spinge la vostra customizzazione?
“Siamo riusciti a soddisfare le richieste di spazio e circolazione in tutti gli ambienti abitativi per un armatore prossimo all’utilizzo della sedia a rotelle, abbiamo anche realizzato un ascensore interno. E abbiamo fatto tutto ciò senza stravolgere i parametri Maiora, la nostra barca è già predisposta per customizzazioni così spinte perché abbiamo le maestranze e le competenze per farlo”.
C’è un tema refit di cui volete accennare qualcosa?
“Con questa ricchezza di spazi e visti gli investimenti fatti negli spazi di costruzione e banchine non escludiamo sviluppi anche in questa direzione”.
Una battuta sulla sostenibilità.
“Ce ne stiamo occupando, è fra le nostre priorità con team e progetti dedicati, nei prossimi lanci avremo novità interessanti in termini di progettazione, carena, uso dei vetri e più in generale dei materiali”.
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