Secondo varo per Sea Style Company e in arrivo una nuova linea Benetti
Prosegue e si rafforza il programma di realizzazione scafi nello scalo tarantino per il cantiere Benetti
Dopo il primo varo dello scafo Fb616 di Benetti annunciato da Paquale di Napoli nel maggio scorso, si è svolto ieri il varo del secondo scafo, gemello, di 50 metri e 200 tonnellate di peso, l’Fb618, nell’area degli ex Cantieri Navali di Fincantieri sul Mar Piccolo.
Di Napoli, presidente della sezione navalmeccanica e metalmeccanica di Confindustria Taranto e vertice di Sea Style Company, azienda che insieme alla Sgm Srl e a Costruzioni Generali Srl, ha effettuato il varo dei primi due yacht ha confermato che nella prossima primavera varerà come da programma il terzo, un 60 metri, attualmente in lavorazione, ed ha rivelato nell’occasione che è in previsione anche una quarta imbarcazione, che fa parte di una nuova linea con la prima unità di 57 metri “un prototipo che con molta probabilità riusciremo a portare a Taranto”, come riporta ilsole24ore.com.
Sullo scafo appena varato, che diversamente dal primo ha lasciato Taranto per dirigersi verso Livorno con i motori installati (da 2.500 cavalli ciascuno), anche se non ancora funzionanti, hanno lavorato mediamente 50 addetti per un anno. Lo scafo è stato messo in mare in due fasi: nella prima è stato sollevato con due potenti gru dalla banchina e nella seconda è stata montata la sovrastruttura (non saldata ma serrata con ancoraggi) per compensare con il suo peso quello dei motori.
Questa modalità di messa in mare è stata resa necessaria per non rischiare danni alle banchine dato che il peso con l’utilizzo delle gru era al limite, ha spiegato Di Pasquale; il lavoro finale di saldatura sarà effettuato a Livorno dove poi si procederà con il completamento dello yacht.
Ricordiamo che Pasquale Di Napoli ha portato avanti l’investimento dei Cantieri di Puglia ed il trasferimento dell’attività nel cantiere ex Belleli (subentrando a Ferretti) dove la realtà cantieristica potrà sviluppare lavori per i suoi clienti (Benetti, Sanlorenzo etc). L’investimento – da quanto si apprende- è però bloccato da una richiesta dei ministeri che hanno chiesto nuovamente un passaggio dal Contratto istituzionale di sviluppo per Taranto (Cis), fermo da due anni. La disponibilità per questo passaggio da parte di Di Napoli è stata data ma resta la paura che si prolunghino le attese, già pesanti. Intanto i lavori proseguono presso l’ex Cantieri, dove opera Sgm, ma anche qui vi sono problemi simili legati ai vincoli ambientali, per i quali si stanno aspettando chiarimenti con l’auspicio che questi arrivino presto. Le prospettive, una volta superate queste attese, potrebbero tradursi nella possibilità di costruire imbarcazioni più grandi; intanto in questa fase – hanno informato i responsabili – “si stanno trattando altri lavori, e resta l’importanza del sito che permette di lavorare per strutture che vanno movimentate in mare, dato che non possono essere trasferite via strada”.
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