Too Design e Names per i nuovi GX Superyachts di Greenline
Gli studi italiani di Marco Casali e Francesco Rogantin protagonisti della nuova gamma di yacht ibridi in alluminio tra 26 e 56 metri del cantiere sloveno Greenline
Specializzato nella costruzione di yacht ibridi fino a 58 piedi, il cantiere sloveno ha presentato la nuova gamma GX Superyachts. Il primo modello, un 42 metri, è già in costruzione presso il cantiere SES Yachts a Tuzla, in Turchia. Grazie all’esperienza maturata nella propulsione elettrica, la progettazione efficiente dello scafo e la ricarica a pannelli solari, il cantiere ha compiuto il passo successivo applicando la sua visione al settore superyacht. Il risultato è una gamma custom da 24 a 56 metri spinti da un sistema di propulsione ibrida seriale.
GX Superyachts ha un cuore italiano: Marco Casali di Too Design ha curato le linee esterne e gli interni mentre Francesco Rogantin di Names è responsabile delle linee d’acqua. Le forme uniscono un’efficiente sovrastruttura a basso profilo ad ambienti dai grandi volumi. Ogni modello è disponibile nelle versioni Coupé, con una tuga ricoperta di pannelli solari e Rph, con flybridge. Italiani anche alcuni brand presenti a bordo: le porcellane dei bagni sono di Antonio Lupi, i divani di Poltrona Frau e Rugiano, le pelli di Foglizzo e i pavimenti in legno naturale sono di Cadorin.
“Il nostro studio collabora da tempo con Greenline, quindi conoscevamo bene il brief di GX Superyachts – ha dichiarato Marco Casali -. Sono orgoglioso del modo in cui abbiamo reinterpretato il look senza tempo degli yacht più piccoli per dare anima e scopo alle linee dei nuovi superyacht. È un vero piacere essere responsabile sia degli esterni che degli interni, che danno vita a una finitura armoniosa. Inoltre la sfida della sostenibilità mi sta particolarmente a cuore”.
Francesco Rogantin di studio Names ha detto: “È stata una collaborazione naturale perché il cantiere sapeva cosa voleva: uno scafo dislocante iper-efficiente e stabile. La sfida era analizzare i diversi scenari operativi e garantire che lo scafo e le appendici funzionassero al meglio per ciascuno di essi. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo utilizzato una potente suite di strumenti”.
“Il viaggio è iniziato con Greenline Yachts nel 2008 e siamo stati i pionieri del primo yacht ibrido di serie al mondo di oltre 10 metri – ha dichiarato il proprietario del cantiere Vladimir Zinchenko -. Con oltre 1.000 yacht consegnati, Greenline è stato all’avanguardia nell’innovazione dell’industria nautica. In tutto questo tempo abbiamo cercato di promuovere la nostra visione di una nautica responsabile, dall’approvvigionamento delle materie prime fino al funzionamento dello yacht stesso”.
Riguardo alle prestazioni, Luca Raumland, cco del cantiere, ha precisato che “In navigazione solo elettrica, a 6 nodi di velocità, questi yacht possono raggiungere l’autonomia di 100 miglia; in modalità diesel possono attraversare l’Atlantico a 12 nodi mentre l’autonomia massima è di 1.1571 miglia nautiche a 6 nodi”. Il varo del primo yacht è previsto per l’estate del 2026.
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