Pinne stabilizzatrici e timonerie Cmc Marine: arriva l’integrazione con Dometic e Raymarine
Al salone di Cannes Cmc Marine ha presentato la nuova partnership con Dometic, l’integrazione con display Axiom di Raymarine, la nuova pinna Stab50 e forme più efficienti per la gamma Waveless Stab
Dopo aver annunciato il piano d’investimento complessivo di 10 milioni di euro in 3 anni, Cmc Marine prosegue lo sviluppo aziendale con diverse novità presentate al salone di Cannes: la partnership con Dometic per l’integrazione dei sistemi di stabilizzazione CMC Marine con le timonerie Optimus, quella con Raymarine, il lancio della nuova STAB50 e infine un design più efficace delle pinne stabilizzatrici.
A margine della conferenza stampa che si è svolta in occasione del Cannes Yachting Festival Pietro Cappiello, vicepresidente dell’azienda fondata dal padre Alessandro nel 2005, ha raccontato a SUPER YACHT 24 come è nata la collaborazione con Dometic e gli sviluppi futuri.
“Oltre ai sistemi di stabilizzazione forniamo anche timoniere per yacht e superyacht mentre Dometic, che sviluppa un ottimo prodotto, segue una fascia dimensionale più piccola. Invece di entrare in concorrenza abbiamo pensato di collaborare, grazie anche al nostro sistema Argo che interfaccia l’azione dei timoni e delle pinne permettendo virate più stabili, dal raggio più corto e con una stabilità di rotta maggiore, soprattutto in caso di mare formato di poppa o al giardinetto”.
Argo funziona anche con timonerie di terze parti?
“Sì, però l’installazione a volte può essere più complessa, grazie alla collaborazione offriamo ai clienti nostri e di Dometic la possibilità di sfruttare ancora meglio la strumentazione e avere Argo con uno sforzo di installazione minimo, basta collegare le centraline dei due sistemi. L’integrazione è stata prima collaudata in laboratorio, nel nostro centro di sviluppo a Pisa, e successivamente a bordo di un’imbarcazione di un cantiere italiano. I risultati sono stati ottimi consentendo una sinergia ottimale tra pinne stabilizzatrici e timoni, migliorando il comfort, la manovrabilità e la sicurezza in mare”.
In pratica come funziona il sistema?
“Prendiamo il segnale di comando dei timoni e il feedback della timoneria Dometic e in base a quello controlliamo le pinne in modo da favorire la stabilità”.
Continuerete a produrre le vostre timonerie?
“Sì, perché le linee Cmc Marine e Dometic non si sovrappongono. Noi abbiamo un ottimo prodotto per i superyacht e megayacht e stiamo andando su taglie sempre più importanti, la nostra timoneria full electric è certificata per stazze oltre le 500 GT. Dometic è invece molto forte nel range di barche più piccole, la sovrapposizione è quindi minima e non è un problema collaborare”.
Su quali superyacht avete lavorato di recente?
“Il nuovo Custom Line 50 metri ha un impianto composto da quattro, eliche di manovra e timoneria, tutto elettrico e targato Cmc Marine. I primi due Riva 54 hanno solo la timoneria mentre la terza e quarta avranno anche le pinne”.
Un anno fa avete annunciato il piano di investimento di 10 milioni, come state sviluppando l’azienda?
“Il piano riguarda una parte di sviluppo prodotto e una parte per ampliare gli uffici delle sede di Milano che sta crescendo bene con un ottimo gruppo di sei ingegneri e anche la sede di Salerno sta iniziando a essere operativa. Il progetto è di produrre tutta la linea Waveless Stab in casa, stiamo già iniziando a realizzare i primi pezzi e quindi a breve, su alcune linee di prodotto, saremo completamente indipendenti da fornitori esterni e seguiremo il prodotto dal pezzo di metallo grezzo fino a quando sarà installato a bordo”.
Avete anche lavorato a pinne dalla forma diversa. Cosa cambia?
“Di solito le pinne si ottimizzano per la fase di navigazione e poi si usano anche a barca ferma, ma in base ai nostri dati la maggior parte del tempo le imbarcazioni restano ferme. Quindi abbiamo cambiato punto di vista ottimizzando la forma delle pale per quando la barca è ferma in rada senza sacrificare nulla in navigazione. Questo approccio ci ha permesso di disegnare pinne che con la stessa superficie ma forme e proporzioni diverse migliorano le prestazioni all’ancora fino al 20 per cento. Per non perdere prestazioni in navigazione abbiamo invece ridisegnato i bordi di attacco e uscita”.
La nuova forma sarà adottata per tutta la gamma?
“L’idea è iniziare con la gamma Waveless Stab, perché la Stabilis Electra al momento funziona bene e non ha bisogno di modifiche. Ma c’è un altro motivo, le pinne Waveless Stab non hanno l’asse ma solo una flangia e quindi il disegno è diverso. Ma non escludo che in futuro porteremo quel disegno anche o alcune delle innovazioni anche sulle altre linee”.
Cmc Marine ha inoltre svelato una seconda partnership, questa volta con Raymarine per l’integrazione dei sistemi di stabilizzazione con i chartplotter Axiom Raymarine, resa possibile attraverso l’innovativa interfaccia DALI (Display, Assistance, Logging Interface). Grazie a questo accordo, gli armatori avranno accesso alle funzioni di monitoraggio del funzionamento e delle prestazioni degli stabilizzatori, selezione delle modalità operative e dei parametri, verifica delle informazioni di sistema e agli allarmi direttamente dai display Raymarine Axiom. Per le imbarcazioni dotate della timoneria Directa di Cmc Marine, sarà anche possibile monitorare l’angolo timone e selezionare le modalità operative.
Per integrare i sistemi Cmc Marine con i chartplotter Raymarine Axiom, gli utenti dovranno disporre di un modulo DALI, compatibile con i chartplotter Raymarine Axiom+, Axiom 2 Pro e Axiom 2 XL con l’ultimo sistema operativo LightHouse.
Ultima novità è Stab50, il nuovo modello della gamma Waveless che si distingue per le dimensioni compatte che lo rendono adatto a essere installato anche in spazi ridotti.
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