Ferragamo a SUPER YACHT 24: “Con Sanlorenzo l’obiettivo è la perennità del brand Nautor Swan”
Il presidente e appassionato velista spiega la scelta di vendere a Perotti per assicurare la longevità del cantiere e il ruolo di garante dell’evoluzione dei prodotti e della loro identità
Cannes (Francia) – In occasione della conferenza stampa al salone di Cannes, il presidente di Nautor Swan, Leonardo Ferragamo, ha raccontato a SUPER YACHT 24 cosa si auspica per il futuro del cantiere che guida da 26 anni. Con l’ingresso di Sanlorenzo la guida di Nautor Swan è affidata a Leonardo Ferragamo come Presidente, a Massimo Perotti come amministratore delegato e a Giovanni Pomati in qualità di co-CEO.
Dopo la cessione della maggioranza cosa si augura per il futuro di Nautor Swan?
“Mi auguro due cose, la prima è che Nautor Swan possa proseguire quel percorso virtuoso nel quale ci siamo inseriti in questi 26 anni con tutto quello che è stato costruito: yacht già iconici che sono diventati un brand internazionale del lusso che opera globalmente. Spero che questa forte cultura possa continuare nel tempo, con consistenza e continuità sulla traccia già segnata. Il secondo auspicio è che la forza di un gruppo come Sanlorenzo possa portare tanti miglioramenti, efficienze gestionali e commerciali per sviluppare l’enorme potenziale costruito in questi anni. Questi due fattori devono concorrere a creare la longevità di un marchio che ho sempre amato, amo e amerò e che appartiene non solo a un’entità aziendale ma anche a migliaia e migliaia di appassionati velisti, che siano gli armatori, i loro equipaggi o alle tante persone che ammirano e sognano talvolta queste barche. Spero che possano vedere sempre più enfatizzato questo loro amore e passione per il brand”.
Ha parlato di efficienza gestionale, come migliorarla?
“Qui conto molto sulla forza di Sanlorenzo, grazie alla sua dimensione ed efficienza produttiva penso possa indirizzare moltissimo anche quella di Nautor Swan. Sono convinto che la produzione debba rimanere in Finlandia e senz’altro troverà beneficio dalla riduzione dei costi operativi e degli acquisti, aree dove ci sono ampi margini di miglioramento. Senza fare ingrandimenti di cantiere ma con l’ottimizzazione degli spazi esistenti penso ci possa essere spazio anche per velocizzare il tempo di costruzione delle imbarcazioni e accogliere un’auspicabile aumento della produzione”.
Quanto è stato difficile prendere questa decisione?
“È stato molto difficile perché c’è una forte componente emotiva, ma è stato proprio il grande amore per questa azienda, il brand e i suoi prodotti che mi ha portato a fare una scelta razionale e quindi un percorso che deve puntare alla longevità, mi piacerebbe dire la perennità di questo brand”.
Il suo nuovo ruolo cosa prevede e quale sarà il suo apporto?
“Io spero di poter continuare a dare un apporto nelle aree che sento maggiormente, soprattutto nella parte racing e di sviluppo del prodotto. Vorrei poter anche essere un garante dell’evoluzione e non di una rivoluzione di Swan, di riuscire a enfatizzare così facendo l’identità, il grandissimo asset silenzioso degli Swan, e la loro riconoscibilità. Infine vorrei rimanere una parte attiva nell’evoluzione del club Swan inteso come club, che può e deve continuare ad amalgamare tantissimi armatori appassionati del brand dando a loro servizi, opportunità e privilegi così come abbiamo fatto per 26 anni”.
Quindi continueremo a vederla in regata?
“Spero proprio di sì, e spero anche davanti”.
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