Prime stime sul risarcimento assicurativo conseguente al naufragio del Bayesian
Tutte le compagnie coinvolte nel disastro potrebbero dover pagare più di 530 milioni di euro
Sulle coperture assicurative del Bayesian, il super yacht a vela affondato il 19 agosto scorso al largo della costa palermitana causando la morte di sette persone, si ipotizza da alcuni giorni quale potrebbe essere il risarcimento.
Partendo dal valore della barca, stimato fra i 15 e i 20 milioni di euro da vari esperti, e considerato che quattro delle vittime erano persone con redditi molto elevati (tra questi il magnate della tecnologia Peter Lynch, e Jonathan Bloomer, presidente di Morgan Stanley International e della compagnia d’assicurazione britannica Hiscox), secondo una valutazione riportata da intermediachannel.it il valore del sinistro per le compagnie potrebbe aggirarsi intorno ai 530 milioni di euro.
Il valore della nave, che comprende apparecchiature, arredi ed equipaggiamenti, è coperto dalla polizza “corpo e macchina” (hull & machinery), stipulata con un gruppo di società internazionali (Omac con Tci, Navium marine e Convex) per un valore assicurato indicato in polizza che non dovrebbe discostarsi molto dal prezzo di acquisto del maxi yacht. Un valore che potrebbe però diminuire una volta che il relitto verrà riportato a galla, nel qual caso diminuirebbe anche l’importo risarcibile.
L’importo più rilevante è comunque quello relativo alla polizza Protection & Indemnity (P&I), stipulata dalla famiglia Lynch con la società British Marine del gruppo australiano Qbe, specializzata nella responsabilità verso terzi in campo marittimo. Solitamente questo tipo di copertura ha un massimale assicurato di 500 milioni di dollari per singolo evento, destinato a coprire la perdita di vite umane, le conseguenze degli infortuni, il rischio di inquinamento, le spese di rimpatrio dell’equipaggio e dei passeggeri e l’eventuale rimozione del relitto, nel caso la magistratura o le Autorità marittime la impongano. Nel complesso, dunque, tutte le compagnie assicurative coinvolte nel disastro potrebbero essere chiamate a pagare più di 530 milioni di euro.
Le perizie delle assicurazioni dovranno anche accertare se la tragedia sia stata causata da eventi imprevedibili oppure se vi siano responsabilità, quali ad esempio l’imperizia dell’equipaggio.
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