Recuperato Lovebug, il 38 metri Sanlorenzo incagliatosi in una baia del Maryland
Lo yacht è stato preventivamente perlustrato con i droni della Guardia Costiera statunitense che ha poi avviato le operazioni
La Guardia Costiera statunitense del settore Maryland-National Capital Region, dopo aver esaminato con un drone lo yacht di 38 metri Lovebug di Sanlorenzo, incagliatosi nella baia di Chesapeake il 27 luglio scorso a mezzo miglio dalla costa tra Beverly Beach e Curtis Point, nel Maryland, dal giorno 16 agosto ha iniziato le operazioni di recupero con il supporto di altre società, ed è riuscita a riportare a galla l’imbarcazione, informa il sito www.dvidshub.net.
Le operazioni di recupero, inizialmente programmate per il 13 agosto, erano state rinviate a causa della tempesta tropicale Debby, che ha portato forti venti e maree nella zona. “Al momento le operazioni sono in corso e procedono senza intoppi”, riporta in data di ieri world-arabia.com. La Donjon Marine Co. di New York e New Jersey sta supervisionando l’operazione di rimozione.
Secondo i resoconti locali, Lovebug verrà rimorchiato nel New Jersey e poi trasportato in un cantiere navale lungo il fiume Maurice. La zona ha tre cantieri navali: Dorchester Shipyard, Delaware Bay Shipbuilding Co. e Yank Marine Llc.
Lo yacht era in rotta verso Annapolis, la capitale del Maryland, quando è avvenuto l’incidente. Una dichiarazione della Guardia costiera statunitense poco dopo l’incidente aveva assicurato che non c’erano segnalazioni di inquinamento grazie a una barriera antinquinamento dispiegata attorno alla nave per prevenire potenziali fuoriuscite e non ci sono stati ad oggi aggiornamenti su eventuali fuoriuscite inquinanti dovuti alla continua immersione dello yacht.
Ricordiamo che le cinque persone a bordo sono state salvate in sicurezza da un buon samaritano e da un rimorchiatore, e l’imbarcazione non sta ostruendo il canale di navigazione.
Costruito nel 2010 con il nome di Anastasia M., Lovebug è stato progettato dallo studio italiano Francesco Paszkowski Design. La causa dell’incidente è ancora sconosciuta.
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