Cantiere Navale Vittoria verso il salvataggio ma Vittoria Yachts è un’altra partita
A prescindere dall’esito del concordato preventivo che riguarda lo stabilimento di Adria (Rovigo) la società che detiene il marchio di navi da diporto era stata già scorporata lo scorso anno in attesa di nuovi investitori
Nei giorni scorsi la Regione Veneto ha rivelato l’identità del soggetto che risulta aver presentato una manifestazione di interesse “irrevocabile” per Cantiere Navale Vittoria.
Si tratta di Fcm Group, azienda del territorio – la sede è a Corbola, nel Rodigino – guidata da Matteo Fusetti e specializzata in costruzione di carpenteria meccanica, di opere civili, industriali, idroelettriche e di impiantistica navale. Con l’acquisizione di Cnv, spiega l’ente, la società “andrebbe ad ampliare e completare la propria offerta produttiva in un mercato affine e complementare”. Non è tutto: del progetto alla base della proposta (vincolata a una cauzione già versata), aggiunge la Regione Veneto, fanno parte anche gli attuali manager della struttura tecnica, che già nei mesi scorsi avevano delineato un’operazione di management buyout con la ricerca di un socio investitore di maggioranza.
Secondo il resoconto della Regione Veneto, la soluzione – illustrata nel corso di un incontro coordinato dall’Unità di crisi aziendali di Veneto Lavoro e a cui hanno partecipato anche l’azienda, Confindustria Veneto Est, e le locali Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil – è stata accolta “con estremo favore” dalle parti sociali e istituzionali. In particolare i sindacati saranno sentiti “nei prossimi giorni” per un primo confronto sul piano industriale e le prospettive per gli attuali 50 addetti dell’azienda.
Successivamente, lo stesso Fcm Group è poi venuto direttamente allo scoperto con una nota firmata dallo Studio Mangano di Reggio Emilia, con sede anche ad Adria, che spiega di avere collaborato alla operazione, fornendo assistenza rispetto alla “regia economico-finanziaria”, insieme anche allo studio legale Francesca Martinolli. Nella nota è riportata anche una dichiarazione di Michele Lauriero, portavoce dei manager, che ha spiegato come, tra le varie proposte ricevute, “quella di Matteo Fusetti si è distinta per serietà e concretezza, rispecchiando pienamente la nostra visione aziendale”.
Che ne sarà quindi di Vittoria Yachts, il giovane marchio con cui negli ultimi anni era stata avviata la costruzione di una prima nave da diporto ribattezzata Veloce 32 Rph?
Secondo quanto appreso da SUPER YACHT 24 Vittoria Yachts è oggi una società a tutti gli effetti separata pr cui le sue sorti non dipendendono direttamente dal positivo esito o meno del concordato preventivo che riguarda Cantiere Navale Vittoria.
Un anno fa, infatti, era stata la stessa azienda ad annunciare l’imminente ingresso di nuovi investitori all’interno del capitale aziendale, “al fine di supportare – era scritto in una nota – un piano industriale di crescita e di posizionamento sul mercato dello yachting. Grazie a ciò avrà una forte espansione in termini di sviluppo strategico. Questo consentirà alla società di potenziare le proprie politiche commerciali, che permetteranno di acquisire nuove commesse nonché di sviluppare nuove linee di imbarcazioni”.
Dalla scorsa estate e ancora oggi il capitale di Vittoria Yachts risulta controllato al 55% da Michele Zorzenon, mentre il restante 45% fa capo alla società Magic Tree Srl (all’80% di Alessandra Schettino e al 20% di Antonio Schiro). Uno dei pilastri del piano industriale annunciato doveva essere il progetto di un nuovo hub a Monfalcone, di prossima costruzione e dove l’headquarter operativo di Vittoria Yachts doveva essere collocato, con il mantenimento per il futuro prossimo della sede operativa e costruttiva di Adria.
Vittoria Yachts è stato uno dei cantieri nuovi entranti nel mondo dei super yacht negli ultimi anni e ha sviluppato due linee di prodotto che sono Explorer project Bow Sprit 54 metri e Veloce 32 metri Rph; entrambi originariamente previsti in consegna nel 2024 e progettati dalla Hydro Tec di Sergio Cutolo sia per gli interni che per gli esterni. Per il Veloce 32 metri Rph era stato annunciato lo scorso anno l’avvio della fase di allestimento.
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