Il Consiglio di Stato approva il nuovo Regolamento di attuazione del Codice della Nautica da diporto
Le nuove regole previste per la grande nautica. L’associazione auspica la più rapida adozione in Gazzetta Ufficiale del provvedimento e propone il Cipom come cabina di regia per il rilascio dei pareri
Confindustria Nautica rende noto che il Consiglio di Stato ha espresso parere favorevole al testo del nuovo Regolamento di attuazione del Codice della Nautica da diporto, che fa seguito alla riforma legislativa del 2020 e contiene numerose semplificazioni a favore di cantieri, operatori, scuole nautiche e diportisti, mirando alla semplificazione degli adempimenti e alla competitività della bandiera italiana, pur mantenendo gli elevati standard che la caratterizzano. L’associazione ricorda che le regole previste dal nuovo regolamento si dividono in due sezioni diverse: “Diportisti, piccola e media nautica” e “Grande nautica”.
Riguardo dunque alla grande nautica, per favorire l’iscrizione, anche di unità estere, si dispone l’applicazione anche alle navi da diporto delle semplificazioni previste per l’iscrizione di imbarcazioni provenienti da altri registri. La dichiarazione di vendita dell’alienante, con sottoscrizione autenticata, o la fattura di vendita sono considerati quali titolo di proprietà per la trascrizione nel Registro telematico anche per le navi e i Superyacht iscritti al Registro internazionale italiano.
Per superyacht iscritti al Registro internazionale italiano: l’iscrizione può essere chiesta anche dall’utilizzatore in leasing, è sufficiente il titolo di proprietà o l’estratto del Registro navi in Costruzione o l’attestazione dell’avvio della cancellazione da altro registro Ue, insieme al certificato di stazza anche provvisorio. Per la nave può essere richiesta la licenza di navigazione, invece dell’atto di nazionalità, e può essere abilitata alla navigazione con licenza provvisoria, con validità di sei mesi.
Previsto un solo libro unico di bordo, rilasciato dal Compartimento marittimo di iscrizione; possibile sostituire il Ruolo equipaggio con il Ruolino equipaggio; semplificato l’imbarco e lo sbarco di un membro dell’equipaggio in un porto estero privo di autorità consolare, prevedendo che l’arruolamento o lo sbarco siano annotati al rientro del marittimo in Italia.
Il regolamento di sicurezza dei Superyacht sarà modificato con decreto Ministro delle infrastrutture e trasporti, che prevederà standard alternativi, deroghe ed equivalenze alle convenzioni internazionali.
Italian Passenger Yacht Code: viene istituito lo speciale standard delle unità da diporto che trasportano fino a 36 passeggeri, da adottarsi con decreto del Ministro delle infrastrutture, che prevederà standard alternativi, deroghe ed equivalenze alle convenzioni internazionali.
Per la costruzione e refitting: l’unità dispensata dalla prova di stabilità, qualora ricorrano condizioni di gemellarità con un’altra unità costruita dal medesimo cantiere, attestate a un organismo tecnico autorizzato. Prevista l’applicazione di standard alternativi, deroghe o equivalenze sulla base della dichiarazione di equivalenza rilasciata dall’organismo tecnico autorizzato, sia in fase di progettazione, sia già in fase di costruzione della nave.
In caso di lavori di trasformazione di unità extra Ue presso cantieri italiani, il proprietario, l’armatore o l’utilizzatore in locazione finanziaria può consegnare agli uffici doganali il certificato di iscrizione nel registro straniero o altro atto equivalente, che è trattenuto fino alla riesportazione dell’unità al fine di accedere alle semplificazioni procedurali da definire con l’Agenzia delle dogane e dei Monopoli.
La dichiarazione o la revoca di armatore può essere fatta con processo verbale, non solo innanzi alla Capitaneria di porto, ma anche ad uno Sportello telematico del diportista.
La targa prova: viene rilasciata da uno Sted anche in lingua inglese e applicabile anche alle navi iscritte al registro internazionale italiano.
“Confindustria Nautica ringrazia il Ministro Matteo Salvini e il Vice Ministro Edoardo Rixi, per aver accelerato il lunghissimo iter di approvazione che ha coinvolto ben 14 ministeri e il Garante della privacy oltre che il Consiglio di Stato, che si è espresso ben due volte e, per lo straordinario lavoro di stesura e rifinitura dei testi, la Direzione generale del MIT, con il supporto tecnico del Comando Generale delle Capitanerie di porto, e l’Ufficio Legislativo del ministero”.
“Il tema dei tempi di adozione dei provvedimenti concertati tra tanti ministeri rimane cruciale per la messa a terra delle riforme, ancor più per il cluster del mare che attraversa diverse competenze” – sottolinea Confindustria Nautica – “per questo l’Associazione sostiene con forza la proposta che il CIPOM, ferme le competenze dei ministeri che lo compongono, diventi una cabina di regia per il rilascio concertato e simultaneo di ogni tipologia di parere nell’ambito delle materie inerenti le Politiche del mare. Una best practice che potrebbe, successivamente, allargarsi per tutti i provvedimenti di secondo livello” conclude la nota di Confindustria Nautica.
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