Al 24° Benetti Yachtmaster focus su lifestyle e importanza del comandante per il cantiere
Oltre 300 ospiti si sono riuniti a Budapest per momenti di formazione e networking
Si è concluso il 24° Yachtmaster Benetti andato in scena a Budapest dal 21 al 23 febbraio. Nell’evento il cantiere ha riunito intorno a sé oltre 300 invitati da tutto il mondo fra comandanti, owner representative, surveyor, stewardess e professionisti del settore per discutere di due temi in particolare: il nuovo concetto di lifestyle a bordo e l’importanza del comandante nel rapporto fra cantiere e armatore.
I temi di discussione – ha fatto sapere Benetti in una nota – sono stati scelti sulla base della considerazione che ‘se lo yacht è l’oggetto attraverso il quale esprimere uno stile di vita, sicuramente il comandante e il suo l’equipaggio sono la componente umana che influenza fortemente l’esperienza di bordo degli armatori’.
L’edizione 2024 dello Yachtmaster ha preso il via con il benvenuto di Marco Valle, amministratore delegato di Azimut Benetti Group che ha accolto gli ospiti e enfatizzato il ruolo cruciale dei comandanti e le loro competenze per costruire gli yacht del futuro. E’ seguito l’intervento di Massimiliano Casoni, direttore generale di Benetti, che si è concentrato sugli elementi che determinano il successo del brand, ovvero da un lato il prodotto e dall’altro il cliente e l’assistenza che il cantiere è in grado di garantire, ovunque si trovi l’imbarcazione. Lo scopo del cantiere – è stato sottolineato – è offrire servizi personalizzati e facilmente accessibili dedicati all’ armatore e al suo equipaggio; inoltre ogni yacht Benetti avrà un service manager come punto di riferimento per qualsiasi tipo di assistenza.
Il tema del lusso e del lifestyle sono stati trattati da Sebastiano Fanizza, direttore commerciale di Benetti, e da Alessia Farci, responsabile dell’esperienza del cliente, che hanno presentato l’evoluzione di questi concetti degli armatori che hanno portato a vivere l’esperienza a bordo in maniera sempre più personalizzata, facendo sì che lo yacht rappresentasse un unicum con la natura circostante per una esperienza unica e senza confini.
A seguire è stato approfondito il tema del Benetti Lifestyle e dell’importanza del ruolo dei comandanti nel supportare il cantiere a comprendere le necessità del cliente nelle varie fasi del ‘Customer Journey’ al fine di arrivare a realizzare un prodotto che rifletta perfettamente le aspettative dell’armatore stesso. Dal primo incontro – è stato detto – si instaura un rapporto di fiducia e di conoscenza da cui prende vita il progetto di una nuova imbarcazione, che prosegue durante il processo di costruzione dello yacht e si estende oltre la consegna per garantire una esperienza continuativa per il comandante, il cliente e i relativi stakeholders.
Successivamente, Sebastiano Vida, responsabile del prodotto Benetti, ha esaminato come i diversi stili di vita impattino direttamente sul design degli yacht: dal primo incontro con il cliente emergono i suoi desiderata e di conseguenza nascono i primi schizzi per un nuovo progetto. È anche vero che la capacità di promuovere nuovi concetti di design che si avvicinano a un nuovo lifestyle di bordo possa influenzare le scelte di acquisto dell’armatore moderno. Un esempio su tutti – ha sottolineato Benetti – è il concept dell’Oasis Deck®, dove lo studio sull’ampliamento della percentuale degli spazi outdoor ha contribuito al successo della linea Oasis; inoltre l’apice dell’evoluzione di questo trend sarà toccato con il nuovo Veranda Deck®, una vera reinterpretazione del salone del ponte principale, caratterizzato da spazi interni ed esterni connessi senza limiti.
Così come il design influenza il lifestyle di bordo anche gli aspetti funzionali come i sistemi di bordo più efficienti e una maggiore sensibilità all’ambiente generano una attenzione da parte del cantiere per un miglioramento della qualità di vita dell’armatore e del suo equipaggio. All’evento è stata posta molta attenzione alla sostenibilità di Benetti con la presentazione delle tecnologie più recenti introdotte per ridurre l’impatto ambientale: dalla gestione dell’energia al risparmio energetico, dalle tecnologie per il contenimento del consumo di combustibile fino a Hvo, il biocarburante alternativo che permette la riduzione delle emissioni di CO2 fino a 80% well-to-wake. Restano rilevanti le misure legate all’acqua potabile a bordo, evitando l’uso di bottiglie di plastica e l’aumento dello stoccaggio per ridurre gli scarti.
Nella seconda giornata del 24° Yachtmaster la mattina è stata trascorsa al Museo di Belle Arti per un team building alla scoperta di una tra le più importanti collezioni di dipinti del mondo; la società Lh (Luxury Hospitality) ha tenuto un workshop sulla cultura della leadership per comandanti e membri della crew con la mira di impostare un percorso per uno sviluppo professionale e il raggiungimento di obiettivi collaborativi all’interno di un gruppo di lavoro come un equipaggio. A conclusione della giornata gli ospiti, in crociera sul Bel Danubio per la cena di Gala “Moonlight Wonders”, hanno ammirato le bellezze di Budapest nella sua veste serale.
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