Via libera per il progetto di un nuovo porto turistico a Bari
Entro l’estate l’uscita del Bando. Previsti 250 posti barca di cui 8 fra i 25 e i 100 metri
E’ stato ottenuto il via libera al progetto per la realizzazione del porto turistico di Bari, al molo San Cataldo con il parere positivo dato dal ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica grazie alla non assoggettabilità dell’intervento alla procedura Via (valutazione impatto ambientale)
Il progetto, che oltre al molo turistico riguarda la prima base navale della Guardia Costiera a Bari, a questo punto dovrà solo superare il controllo dell’Asset Puglia; dopo, presumibilmente entro l’estate 2025, potrà essere indetto il bando: questo è quanto ha affermato via social, con grande soddisfazione, il presidente dell’AdSP competente, Ugo Patroni Griffi.
L’intervento per creare un porto turistico nell’area, voluto da tempo, aveva subito uno stop durante la precedente gestione dell’AdSP del Mare Adriatico Meridionale, ma con la sinergia creatasi fra il presidente dell’ente portuale Patroni Griffi e la Guardia Costiera il progetto è giunto ora ad una fase concreta e gode di un finanziamento di oltre 34 milioni di euro.
«Ci sarà il potenziamento delle infrastrutture asservite alla sede logistica del Corpo delle Capitanerie di Porto – è quanto scritto nel provvedimento ministeriale e riportato dal Corriere di Bari – mediante la realizzazione di nuove banchine e di un piazzale per una superficie di 33.328,65 metri quadrati, in ampliamento a quelle già esistenti e presso le quali sono già presenti le infrastrutture a servizio della Guardia Costiera con una moderna stazione, dotata di eliporto e ormeggi per mezzi nautici di piccole dimensioni». Sempre con le stesse risorse, prosegue il provvedimento, «è previsto il potenziamento della sede logistica del Corpo delle Capitanerie di Porto, la realizzazione di volumi edilizi di tipo operativo e residenziale per una superficie complessiva di circa 32.000 metri quadrati, da ubicare solo per una metà sul nuovo piazzale a farsi sul molo San Cataldo, mentre l’altra metà sarà dislocata alla radice del molo Pizzoli, in un altro ambito portuale». L’opera, inoltre, prevede un intervento di scavo dei fondali, fino alla profondità di 7 metri. Sul Molo San Cataldo verranno realizzati tre nuovi punti di ormeggio, per la lunghezza di circa 400 metri; mentre le superfici restanti saranno destinate sia alla Guardia Costiera e sia all’approdo turistico, nella Darsena di Ponente.
«Il porto del futuro inizia a prendere forma e sostanza – spiega Patroni Griffi -, un porto interconnesso con la città, ecosostenibile, sicuro e modernissimo. Stiamo trasformando lo scalo in un hub polifunzionale e nevralgico che rivestirà un ruolo primario nel bacino del Mediterraneo. Abbiamo effettuato un lavoro gigantesco per rispettare tutti i tempi e giovare di finanziamenti che così ben sfruttati genereranno plurime economie a vantaggio del porto, della città e della regione». Appena aggiudicato l’appalto (prima dell’estate) sarà diffusa la manifestazione d’interesse per la realizzazione, in joint venture, del porto turistico. Previsti 250 posti barca di cui 8 fra i 25 e i 100 metri. Si chiuderà così il cerchio, presumibilmente nel 2025, rispetto a un’esigenza avvertita da tempo. Soddisfazione è espressa dal governatore Michele Emiliano: «Parliamo di un’opera pubblica di notevole importanza per la città di Bari, che mira a valorizzare il suo mare». Decaro, invece, ricorda la «realizzazione di importanti progetti di rigenerazione in fase di avvio a partire dal nuovo lungomare di San Cataldo». Mentre il Contrammiraglio Vincenzo Leone ribadisce l’efficacia della «collaborazione interistituzionale che consentirà al Corpo delle Capitanerie di porto di adempiere, in modo ancora più efficiente, alle missioni affidate alla Guardia Costiera».
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