Varato a Trieste presso la Seadock uno scafo grezzo destinato a Cantieri delle Marche
Costruito da Cbn di Ancona, che ha cercato ulteriori spazi operativi sull’Adriatico, lo scafo di 30,40 metri sarà trainato via mare per raggiungere gli stabilimenti CdM dove inizierà la fase dell’allestimento
È stato varato nel porto industriale di Trieste, lungo la banchina di Seadock, società del Gruppo Samer, lo scafo grezzo di un superyacht di 30,40 metri, e primo di una serie di maxi yacht realizzati a Trieste dal cantiere nautico con sede ad Ancona Cnb, per conto di Cantieri delle Marche. Per realizzare lo scafo, che verrà ora trainato fino ad Ancona, dove prenderà il via la fase di allestimento, sono stati necessari sei mesi.
A Cnb, cantiere specializzato nella produzione di superyacht per il mercato internazionale, sono stati messi a disposizione da Seadock 2.000 metri quadrati, di cui 1.100 coperti, per la realizzazione di questo primo maxi yacht – che ha creato anche un indotto di circa 50 lavoratori specialisti locali – oltre al secondo, già in produzione.
“Oltre all’attività classica portuale, l’Autorità di sistema ha sempre perseguito lo sviluppo della cantieristica nell’ambito industriale e complessivo del porto. Sono i risultati di un’azione continua di sostegno e di collaborazione tra pubblico e privato” ha osservato Zeno D’Agostino, presidente dell’Adsp del Mare Adriatico Orientale.
Cnb Scarl è attiva come cantiere navale dal 1999 , per far fronte alla grande richiesta di lavoro di questi ultimi anni ha cercato nuovi spazi in Adriatico, sia da Seadock nel porto di Trieste che in quello veneto di Marghera dove ha in costruzione yacht di dimensioni ancora maggiori.
“Seadock è una realtà in costante crescita- ha dichiarato Enrico Samer – in grado di rispondere alle diverse esigenze della logistica, ma non solo, come dimostra questa operazione che favorisce non solo l’azienda e il porto di Trieste, ma più in generale la cantieristica made in Italy, uno dei fiori all’occhiello dell’economia italiana nella attuale congiuntura”.