The Italian Sea Group ha chiuso il 2023 con 363 Mln di ricavi e un orderbook di 1,2 miliardi
Gli obiettivi al 2025 sono di arrivare ad avere entrate tra i 430–450 milioni di euro con un Ebitda margin del 18%
The Italian Sea Group ha annunciato che il suo Consiglio di Amministrazione ha esaminato e approvato i risultati consolidati preconsuntivi al 31 dicembre 2023 e lo Strategic Outlook 2024-2025; ambedue i piani sono stati presentati a Milano dal top management della società agli investitori e alla comunità finanziaria in occasione del secondo Capital Markets Day.
“Ancora una volta abbiamo rispettato e superato le aspettative del mercato, con ricavi a 363 milioni di euro e un Ebitda margin del 16,8%, ben oltre la guidance annunciata all’inizio dell’anno. Abbiamo raggiunto una Posizione Finanziaria Netta positiva nonostante una politica dei dividendi premiante e gli investimenti per l’integrazione di una realtà come Celi 1920, per la quale abbiamo interessanti prospettive” si legge in una nota.
“Con sette navi al varo, di cui sei in consegna, il 2024 si prospetta un anno pieno di nuove sfide e di entusiasmanti opportunità di sviluppo, che sono certo riusciremo a superare e affrontare al meglio” commenta Giovanni Costantino, fondatore e amministratore delegato di Tisg.
L’analisi della gestione economica e finanziaria del gruppo vede i seguenti risultati consolidati preconsuntivi dell’esercizio 2023: ricavi totali pari a 363 milioni di euro, in crescita del 23% rispetto ai 295 milioni registrati nel 2022 (tale risultato è riconducibile principalmente ai nuovi contratti e al progress dei progetti in costruzione); il valore complessivo del portafoglio ordini (ossia il valore lordo dei contratti in essere relativi a yacht nuovi non ancora consegnati alla clientela) al 31 dicembre scorso (shipbuilding e refit) era pari a 1,26 miliardi di euro; il valore complessivo dei contratti in essere relativi a yacht non ancora consegnati alla clientela, al netto dei ricavi già iscritti nel conto economico (Net Backlog) al 31 dicembre 2023 è pari a 609 milioni di euro.
L’Ebitda preconsuntivo al 31 dicembre 2023 è pari a 61 milioni di euro, in significativo miglioramento rispetto ai 47 milioni al 31 dicembre 2022; l’Ebitda Margin è, come detto, pari al 16,8% rispetto al 15,9% dell’esercizio 2022.
Nel corso del 2023 The Italian Sea Group ha realizzato investimenti per 10 milioni, principalmente relativi al riavvio dell’hub Perini Navi a Viareggio e agli interventi sulla capacità produttiva di Celi 1920; per l’ampliamento di quest’ultima azienda, la società ha acquistato due nuovi capannoni, raggiungendo un totale di circa 30.000 metri quadrati di facility che permetteranno a Tisg di internalizzare fino al 70% del proprio fabbisogno produttivo per le attività di arredo in legno.
La Posizione Finanziaria Netta preconsuntiva al 31 dicembre 2023 è positiva per 2 milioni di Euro rispetto alla Posizione Finanziaria Netta negativa per 11 milioni di Euro del 31 dicembre 2022. Il cantiere spiega che “tale risultato riflette: l’esborso di 14,4 milioni di euro per il pagamento dei dividendi; gli investimenti effettuati nel corso dell’anno per 10 milioni di euro; la vendita di una palazzina a uso uffici all’interno del sito produttivo di Viareggio, che ha generato un’entrata netta di 10,6 milioni di euro”.
Relativamente allo Strategic Outlook 2024-2025 questo “prevede una significativa crescita organica e beneficia dell’attuale struttura del gruppo e dell’importante apporto dovuto all’integrazione di Perini Navi e agli asset da essa derivanti, alle importanti partnership siglate con brand del lusso e alla struttura di vendita capillare con perimetro globale”.
Gli obiettivi di crescita di Tisg prevedono ricavi tra 400–420 milioni di euro, con un Ebitda margin tra il 17–17,5% nel 2024 e nel 2025 ricavi tra i 430–450 milioni di euro con un Ebitda margin tra il 18–18,5%.
Con riferimento alla struttura del capitale e alla politica dei dividendi, l’obiettivo per il 2024 e il 2025 è di mantenere una leva finanziaria neutrale, con un limite massimo di 1,5 x l’Ebitda, e di distribuire un dividendo annuale con un payout intorno al 40-60% dell’utile netto del gruppo. Tali politiche sono soggette ad impatti temporanei legati alla strategia di CapEx e di M&A” conclude The Italian Sea Group.
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